F1, Renault supera l’ostacolo Monza

F1, Renault supera l’ostacolo Monza
Più power unit sostituite in Red Bull, adesso si punta tutto su Singapore. Taffin: risultato migliore di quanto sperato

07.09.2015 ( Aggiornata il 07.09.2015 17:44 )

Il peggio è passato. O almeno dovrebbe. In casa Renault si mettono alle spalle uno degli appuntamenti più difficili dell’intero campionato per la loro power unit e, guardando come Red Bull e Toro Rosso hanno chiuso il Gran Premio d’Italia, dopotutto il risultato non è da buttare. Penalizzazioni a iosa per cambi motore in serie: Ricciardo, Kvyat, Sainz, Verstappen, tutti con power unit nuova, addirittura due motori in sequenza per non dover più subire arretramenti fino al termine del campionato in Red Bull. Resta da risolvere il nodo legato alla power unit evoluta con l’impiego dei gettoni: se e quando arriverà, allora un’ulteriore penalizzazione sarà inevitabile. «Abbiamo introdotto una serie di nuovi elementi per poter arrivare al termine della stagione senza incorrere in nuove penalità», spiega Remi Taffin, direttore delle operazioni in pista. «Partendo dal fondo con tutte e quattro le macchine avevamo relativamente poche aspettative per cui un doppio arrivo a punti è meglio di quanto sperato». Ricciardo in scia a Hulkenberg e Kvyat 10mo, a sua volta seguito da Sainz e Verstappen. A proposito dei due giovani Toro Rosso, entrambi hanno perso la possibilità di insidiare la decima posizione per delle penalizzazioni extra: uno stop&go di 5” inflitto allo spagnolo un drive through al primo giro per l’olandese, penalizzazione comminata in seguito alla perdita del cofano motore nel corso delle qualifiche. «La velocità è stata buona, specialmente con Ricciardo nella seconda metà gara e sul finire ancora di più, quando è riuscito a prendersi l’ottava posizione all’ultimo giro. Se riusciremo a portare queste prestazioni a Singapore - una pista che ci si addice maggiormente - e partire in posizione migliore, dovremmo poter mettere in mostra uno stato di forma molto più vicino al nostro livello attuale», conclude Taffin. Sulla stessa linea, Abiteboul: «Si è trattato di un sacrificio calcolato in questo week end. Abbiamo considerato tutte le diverse opzioni con i team e sapevamo che questa pista non sarebbe stata quella migliore per nessuno, così ne abbiamo approfittato per introdurre quante più parti nuove possibile. Speriamo che ci dia la flessibilità necessaria per il resto della stagione». Insomma, la strategia Honda “inaugurata” a Spa di sostituire più power unit nel corso di un week end, avvantaggiandosi dell’assenza di penalizzazioni che non siano le posizioni da scontare in griglia, fa proseliti. Fabiano Polimeni

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