GP Giappone, tornano le Pirelli medie e dure

GP Giappone, tornano le Pirelli medie e dure
I due compound più duri necessari su una pista stressante per le gomme a causa degli elevati carichi trasversali

22.09.2015 ( Aggiornata il 22.09.2015 10:22 )

Sarà il banco di prova “definitivo”, buono per fugare ogni dubbio sul reale stato di forma Mercedes, il Gran Premio del Giappone a Suzuka. Il ritorno alle mescole Pirelli medie e dure, su un tracciato molto esigente sugli pneumatici e caratterizzato da un layout ricco di lunghe curve in appoggio, si annuncia come l’habitat ideale per far esprimere al meglio le W06 Hybrid. Alla Ferrari toccherà replicare, consapevoli di un appuntamento difficile per le SF15-T. Sotto il profilo degli pneumatici è pista che si posiziona nelle posizioni di testa quanto a livello di stress e forze laterali scaricate sulle coperture, abbinate a un’abrasione medio alta dell’asfalto, nonostante il rifacimento in diversi punti. Spoon Curve e 130R – piega che svetta tra tutte quelle del mondiale per avere l’accelerazione laterale continua più elevata in assoluto – sono alcune delle curve che impegnano di più le gomme, portando al surriscaldamento del battistrada, da gestire per non incorrere in fenomeni di degrado precoci. Se lo scorso anno assistemmo a una gara – poi rivelatasi tragica per l’incidente occorso a Jules Bianchi – corsa interamente sul bagnato, con una strategia a due soste che premiò Lewis Hamilton, l’edizione del prossimo week end è attesa sull’asciutto domenica e temperature ambientali nell’ordine dei 27° C. Consistenti rischi di pioggia restano, invece, al sabato, tra prove libere e qualifiche. «Suzuka è uno dei circuiti più aggressivi per gli pneumatici, insieme a Silverstone e Spa. Negli ultimi anni alcuni tratti sono stati riasfaltati, riducendo un po’ della notoria rugosità dell’asfalto, ma questo non sminuisce la sfida globale posta da Suzuka. Come abbiamo potuto sperimentare in passato, non è insolito poi dover affrontare condizioni meteorologiche estreme: o forti piogge o molto caldo», il commento di Paul Hembery.  Il delta di prestazioni previsto tra i due compound è intorno ai 6-8 decimi al giro, da verificare dopo la giornata di venerdì, quando i piloti gireranno su una pista tradizionalmente in forte evoluzione quanto a grip. «I piloti amano guidare su questo circuito e nel corso del fine settimana di gara abbiamo il privilegio di incontrare fan tra i più appassionati al mondo: sono una parte vitale di ciò che rende così speciale la trasferta a Suzuka. Naturalmente, Jules Bianchi sarà nei nostri pensieri più che mai durante il weekend del Gran Premio del Giappone», conclude il direttore di Pirelli Motorsport. Fabiano Polimeni

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