F1, Renault: motore evoluto ad Austin

F1, Renault: motore evoluto ad Austin
Taffin conferma le indiscrezioni delle scorse settimane, la nuova specifica sarà disponibile negli USA

23.09.2015 ( Aggiornata il 23.09.2015 14:46 )

Che la power unit Renault aggiornata con l’utilizzo dei gettoni (12 quelli disponibili per il motorista francese) potesse debuttare in questa stagione iniziava a essere un fatto tutt’altro che scontato, tanto più con la certificazione di una partnership che si interromperà a fine campionato con la Red Bull e Toro Rosso. Dopo Monza avevamo anticipato dalle colonne del giornale lo slittamento dal Gran Premio di Russia a quello di Austin, adesso arrivano le parole di Remi Taffin a “certificare” il tutto. «Avevamo in programma di introdurre l’ultima specifica della power unit a Sochi e i componenti sono ancora in tempo per raggiungere l’obiettivo. Ci manca la validazione. Prima di introdurre qualsiasi modifica deve essere completato un intero ciclo di prove per l’affidabilità al banco», anticipa. Visto che di un’accelerazione sui tempi non sembra esserci alcuna necessità, si andrà con “calma”: «Potrà servire del tempo e non è una fase che possiamo saltare o accelerare, è più realistico pensare ad Austin», aggiunge Taffin. Saranno da considerare anche quali effettivi benefici potrà portare la power unit evoluta, perché la scelta di adoperarla non sarà priva di conseguenze per Red Bull e Toro Rosso, dovendo scontare arretramenti in griglia nel caso dell’ennesima sostituzione. Un motore più potente farebbe comodo negli Stati Uniti ma soprattutto in Messico e Brasile, a fronte di una relativa facilità di recuperare posizioni su una pista come si annuncia essere quella di Città del Messico. Cosa faranno i team, invece, ad Austin? «Quando verrà introdotta la nuova specifica, andremo incontro a una penalizzazione di 10 posizioni, perciò i team dovranno valutare pro e contro della scelta. Se non vorranno utilizzare il nuovo motore, rispetteremo la loro scelta», conclude Remi Taffin, non senza sottolineare come sia meglio non affidarsi eccessivamente all’utilizzo dei gettoni, lasciando una riserva per continuare l’evoluzione che tornerà utile, di fatto, il prossimo anno. Fabiano Polimeni

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