Le prove di qualifica F1 sono state condizionate (e interrotte) dallo spettacolare incidente a
Daniil Kvyat. Un botto che ricorda quello che subì otto anni fa
Kubica a Montreal, anche se Kvyat ha sbattuto contro le (morbide) gomme e non contro il duro muro di cemento. L’incidente alla curva 10 di Suzuka, una veloce piega a destra che si affronta in pieno, a oltre 250 km/h.
Kvyat si è cappottato e ha demolito la sua Red Bull. La violenza dell'urto è testimoniata dal fatto che entrambe le ruote sinistre hanno addirittura strappato i cavi di sicurezza di ritegno. Tutto per un suo errore di guida che ha anche ammesso:
“Ho messo la ruota posteriore sull’erba e ho perso la macchina che è andata verso il muro. Un mio errore”.
Un errore non lieve. Quella curva di Suzuka è veloce e rischiosa. È la stessa dove è uscito di pista subendo un serio incidente un paio di mesi fa
Casey Stoner nella 8 Ore moto di Suzuka. Siccome è seguita da un breve rettifilo e da un tornantino a sinistra che richiede la frenata più energica di tutto il circuito, i piloti fanno una
traiettoria particolare in quella curva fatale a Kvyat: cercano di ritardare l’ingresso della veloce piega a destra il più possibile, tenendosi a sinistra fino all’estremo, per potersi ritrovare così tutti a destra a fine curva, nella traiettoria ideale per affrontare per il tornantino.
Kvyat ha sbagliato perché
ha esagerato nel portarsi a sinistra a ingresso curva finendo per mettere le ruote esterne sull’erba. La Red Bull così ha perso aderenza, è andata dritta uscendo nell’erba. Poi il tentativo di correggerla di Kvyat ha fatto la frittata perché la macchina si è intraversata, ha colpito le barriere col lato sinistro e si è rovesciata. Alla fine
il lato sinistro della Red Bull non c’era più: ruote, pance, radiatori, sospensioni, tutto strappato via.
Ma quel che è peggio è che
pure il telaio ha preso una gran botta e, come ha poi
confermato Horner, dovrà essere sostituito. Danni anche a motore e cambio. Perciò
Kvyat - rimasto col 10° tempo perché in Q3 non ha ottenuto il crono - dovrà partire dalla pitlane invece che dalla quinta fila, per consentire ai meccanici le riparazioni.
Alberto Sabbatini