Analisi F1, un venerdì senza riscontri

Analisi F1, un venerdì senza riscontri
Giornata di lavoro persa per ingegneri e piloti. Le simulazioni di qualifica e gara sono rimandate alla sessione di prove libere di domattina

09.10.2015 ( Aggiornata il 09.10.2015 16:24 )

Sa Sochi (Russia): Roberto Chinchero Il Gran Premio di Russia 2015, nel concreto, inizierà domani. La prima giornata di prove è stata vanificata da pioggia e…gasolio, azzerando tutti i programmi di lavoro. Nel pomeriggio sono state le (previste) precipitazioni a bloccare il lavoro delle squadre, ma ben meno annunciati sono stati i problemi che hanno bloccato le prove del mattino, quando un camion entrato in pista per la pulizia del tracciato, ha inondato l’asfalto di gasolio a causa di una perdita. Notevole il disappunto delle squadre, che di fatto hanno concluso la prima giornata della trasferta russa senza poter disporre di riscontri utili per il proseguimento del fine settimana. Nella sessione del mattino solo gli ultimi dieci minuti hanno offerto una pista percorribile senza grossi rischi, ma i tempi sono rimasti molto alti. Nico Hulkenberg, il più veloce nella classifica finale, ha girato due secondi più lento rispetto alla sessione 2014. Nel pomeriggio, come dicevamo, è arrivata la pioggia. Pochi i giri percorsi, e solo otto piloti hanno completato una tornata completa. Si sono fatti apprezzare Valtteri Bottas e Max Verstappen per il controllo della monoposto, ma la zampata finale è arrivata da Felipe Massa e Sebastian Vettel. Per team e piloti diventa ora cruciale la sessione di prove libere di domani, dove molte squadre differenzieranno i programmi di lavoro tra i due piloti sperando di poter completare simulazioni di qualifica e gara, e di raccogliere i determinanti dati sul degrado degli pneumatici. Nella giornata odierna, a causa anche della ridottissima presenza in pista delle monoposto, le telecamere hanno inquadrato molto le attività nel paddock, e a tenere banco è stata la lunga trafila di incontri di Bernie Ecclestone, impegnatissimo nel cercare di sistemare il caso “power unit” in cui è ancora coinvolta la Red Bull. Il team austriaco è ancora sprovvisto di un contratto che gli garantista la motorizzazione nel prossimo Mondiale, e la minaccia del ritiro ha richiesto l’intervento di Mr.E. Si attendono sviluppi nel corso del weekend, anche riguardo la motorizzazione che dovrà equipaggiare le monoposto della Toro Rosso, ma l’ipotesi power unit Ferrari sembra realisticamente l’unica possibile.

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