F1, Force India teme l’inverno

F1, Force India teme l’inverno
Il team ha chiesto a Ecclestone un’anticipazione dei pagamenti 2016 per garantire i pagamenti ai fornitori

28.10.2015 ( Aggiornata il 28.10.2015 17:37 )

Organizzarsi per superare l’inverno senza avere problemi di cassa e poter procedere con lo sviluppo della monoposto 2016 come da programma. E’ quanto prova a ottenere Force India da Ecclestone, un’anticipazione dei pagamenti che arriverebbero, altrimenti solo a febbraio 2016. Bob Fernely spiega che non si tratta del voler garantire ai fornitori i pagamenti dovuti senza ritardi: «Stiamo provando a bilanciare al meglio le cose, avere un flusso di cassa migliore, poiché durante l’inverno andiamo incontro al periodo peggiore dell’anno. Lo facciamo per agevolare le cose ai nostri fornitori, sono sotto pressione e con altre scuderie in difficoltà i tempi per i pagamenti possono allungarsi troppo», dichiara ad Autosport. Una Force India destinata a garantirsi i proventi derivanti dal quinto posto nel mondiale e con ambizioni importanti per il prossimo anno, come più volte sottolineato da Vijay Mallya, che sogna di lottare per essere il quarto costruttore migliore in griglia. Il 2015 è iniziato molto in ritardo, con la monoposto in pista solo nell’ultima sessione di test invernali, poi buoni risultati a sprazzi, fino al netto cambio di passo con l’introduzione della monoposto evoluta a Silverstone. «Stiamo provando ad andare avanti con il nostro programma, diversamente dall’anno scorso, quando eravamo un po’ indietro. Dobbiamo essere pragmatici e sapere adesso se dovremo stringere un po’ la corda». La richiesta Force India a Ecclestone dovrà ricevere il benestare delle altre scuderie e non è detto che altri non percorrano la stessa strada. Le prospettive in ottica 2016 non sono drammatiche, nel caso in cui non ottenessero l’anticipazione richiesta, tuttavia, Fernley avverte del rischio che si corre sul 2017, stante l’attuale sistema di ripartizione dei guadagni, quello che ha portato il team, insieme alla Sauber, a rivolgersi al Commissario europeo per la concorrenza: «Se non avremo i pagamenti richiesti, ciò renderà le cose più difficili ma non necessariamente tali da creare problemi enormi, stiamo cercando di evitarli», dice il vice team principal. «Non lotteremmo nel modo in cui stiamo facendo per una migliore redistribuzione dei guadagni se non fossimo in difficoltà, non riguarda solo noi bensì metà schieramento. Il prossimo anno sarà relativamente semplice, essendo in continuità con il 2015, ma il gran salto arriverà nel 2017, quando dovremo fare un progetto del tutto nuovo. Speriamo fino ad allora di aver raggiunto una soluzione migliore sulla ripartizione dei proventi». Fabiano Polimeni

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