Un fondo pista molto difficile ha caratterizzato la prima sessione di prove libere in
Messico: inizialmente perché ancora umido, poi proprio perché sporco, fattori che hanno causato parecchi errori. Quello più sotto i riflettori è tuttavia di
Verstappen, che ha ottenuto il crono più veloce però in occasione di un giro in cui ha
tagliato una curva, la numero 10. Al momento in cui scriviamo né la direzione di gara né il cronometraggio hanno annullato questo tempo, e del resto siamo in prove libere e non in qualifica, dove invece avrebbe valore "ufficiale". Il record di
Verstappen che non è in dubbio riguarda invece i
giri percorsi, ben 38. Del resto anche
Sainz, Raikkonen, Vettel e Maldonado hanno percorso 30 o più giri, in una sessione nella quale tutti hanno cercato di farne il più possibile per imparare al meglio il tracciato e acquisire dati, anche perché
domani potrebbe piovere.
Seguono a pari merito staccati di 3 decimi
Kvyat e Raikkonen, con il finlandese messo 3° per aver ottenuto più tardi questa prestazione, che lo pone 6 decimi davanti a
Vettel 4°. Altri 3 decimi e troviamo
Ricciardo, seguito per 11 millesimi da
Rosberg. Problemi di freni (surriscaldati) per le Mercedes, e così
Hamilton non è andato più in là di 11°. Spesso in luce all'inizio, alla fine
Bottas si pone 7° a 1"3 dal vertice, seguito a poca distanza da
Sainz e Perez, mentre
Massa chiude la top ten con un ritardo complessivo di 1"7 (precedendo Hamilton di 28 millesimi).
Appuntamento ora con la
seconda sessione di prove alle ore 21, quando dovremmo vedere un sensibile miglioramento dei tempi sia per le condizioni di pista più favorevoli sia perché si useranno le
Pirelli più morbide disponibili, cioè le soft gialle.
La cronaca diretta
ore 18.30 - Negli ultimi minuti si assiste ad un taglio conseguente a un errore da parte di
Verstappen alla curva 10, la più stretta nella serie di esse, ma proseguendo senza togliere il gas ottiene il miglior crono in 1'25"990. Mentre
Raikkonen migliora segnando lo stesso identico crono di
Kvyat in 1'26"295, restando comunque 3°. Alle sue spalle
Vettel per 6 decimi.
ore 18.20 - Dopo essere rimasto per un po' nelle retrovie,
Raikkonen segna il 2° tempo a 6 decimi da
Kvyat. Poi però lo supera
Verstappen per 3 decimi. Mentre
Alonso è costretto a girare con le gomme intermedie per aver rovinato quelle posteriori slick.
ore 18.10 - Mentre
Button è fermo ai box per problemi di motore, entrambe le
Mercedes hanno invece avuto problemi di surriscaldamento ai freni posteriori. Intanto
Kvyat passa 1° con 1'27"181 e poco dopo lo va a seguire
Ricciardo con 9 decimi di distacco.
ore 18.00 - Questa la situazione complessiva dopo 1 ora di prove libere a Città del Messico, con
Rosberg sempre davanti dopo aver ulteriormente abbassato il tempo, e seguito da
Bottas.
ore 17.50 - Si porta al vertice
Ricciardo e alle sue spalle
Alonso. Poi
Palmer sale davanti a tutti con 1'29"163 ma la soddisfazione è di breve durata perché
Rosberg ottiene 1'28"399.
ore 17.40 - In pochi girano dopo aver sfruttato il primo set di gomme, e si mettono in evidenza le Red Bull con
Kvyat che si porta alle spalle di Bottas con 1'31"643.
ore 17.30 - Quella a seguire è la situazione dopo la
prima mezz'ora di prove, quando quasi tutti sono già passati alle gomme slick e
Bottas conduce.
ore 17.20 - È
Raikkonen il primo a far segnare un giro cronometrato completo, un alto 1'37"169. Poi altri migliorano e
Sainz scavalca tutti con
ore 17.10 -
Ricciardo è l'ultimo ad entrare, ma inizialmente solo giri di controllo per tutti.
ore 17.00 - Semaforo verde, si apre la pista con il fondo ancora umido per la pioggia precedente. Tutti in pista con le gomme intermedie a cominciare da
Maldonado ed Ericsson, primi ad avviarsi.
Introduzione
Iniziano alle ore 17 italiane (quando a Città del Messico sono le 10) le prime prove libere in preparazione al
GP F1 del Messico, 17ª prova del campionato mondiale 2015. Prove che come sempre seguiremo con la nostra
cronaca diretta sia qui sul web che sul nostro canale specifico Twitter
@autosprintLIVE.
Dopo l'ultima volta del 1992 (vinta da
Nigel Mansell) la Formula Uno torna sull'autodromo dedicato ai
fratelli Rodriguez, rivisto rispetto alla pista di inizio anni '60. Alcune curve sono state riprofilate anche per permettere adeguate zone di fuga, in particolare le "esse" dalla curva 7 alla 11. Mentre la famosa ultima
curva Peraltada è stata sezionata nella prima parte per dare spazio a una serie di curve ben più lente (dalla 12 alla 16) all'interno di un interessante "stadio". Ora la pista è leggermente più corta e misura
4.304 metri, continuando a presentare due lunghi rettilinei (quello del traguardo e quello successivo fra le curve 3 e 4) nei quali sarà possibile azionare il
DRS: tuttavia il "detection point" è uno solo, appena prima della curva 16. Ricordiamo infine che in questa occasione la
Pirelli continua a portare le mescole intermedie in gamma, vale a dire
soft gialla e medium bianca.
Maurizio Voltini
La cronaca su Twitter