Rosberg: "Ali come a Montecarlo"

Rosberg: "Ali come a Montecarlo"
Dopo i freni incendiati nella prima sessione, il tedesco e la squadra sistemano tutto svettando nella seconda sessione di prove in Messico

31.10.2015 ( Aggiornata il 31.10.2015 00:05 )

Dopo un problema ai freni (con quelli posteriori incendiati) nelle prove del mattino e una pista che si evolveva in continuazione, alla fine Nico Rosberg si è preso la soddisfazione pomeridiana di stare davanti al suo compagno rivale Hamilton e pure ai due alfieri della Red Bull (a tutti, insomma). «È molto eccitante correre qui in Messico per la prima volta, mi trovo bene e questa pista mi ricorda molto la mia giovinezza: sembra un circuito di kart, con un sacco di curve molto strette, e i due stadi sono molto spettacolari con tutti i fans. Abbiamo utilizzato la stessa ala posteriore come a Montecarlo, quella con il massimo carico aerodinamico, ma a causa dell'altitudine e della rarefazione dell'aria restiamo molto veloci in rettilineo e con poco carico in curva, un risultato molto strano. Sono contento del risultato di oggi: sembra che siamo piuttosto veloci e sono riuscito a provare un sacco di cose diverse. Però ad un certo punto mi si sono sfasciate le gomme dietro: dovremo analizzare questo fatto». Paddy Lowe ci dà qualche indicazione tecnica al riguardo: «Inevitabilmente la pista con l'asfalto nuovo e liscio, oltre che oleoso, ha reso tutto molto scivoloso ed era difficile mandare in temperatura le gomme. Come abbiamo visto, il maggior dramma è stato però quando nella prima sessione i freni di Nico hanno preso fuoco. Per questo abbiamo dovuto cambiare le pinze e i condotti di raffreddamento». Al riguardo, è stato detto che anche i freni anteriori subito prima e comunque pure quelli sulla macchina di Hamilton (in misura inferiore) avevano avuto problemi simili. «Abbiamo fatto un bel po' di aggiustamenti durante la pausa e così abbiamo avuto una seconda sessione molto più regolare, provando con entrambe le mescole e con carichi di carburante sia alti che bassi. Anche il circuito è sembrato essersi sistemato e siamo riusciti a far lavorare meglio le gomme», conclude il direttore tecnico esecutivo del team Mercedes. Maurizio Voltini

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