L'analisi F1: attesa per la prima curva

L'analisi F1: attesa per la prima curva
Dopo il poker di Rosberg in quanto a pole consecutive, cresce l'attesa per la partenza del GP del Messico dopo gli attriti con Hamilton ad Austin

01.11.2015 ( Aggiornata il 01.11.2015 00:37 )

da Città del Messico: Roberto Chinchero La si può vedere in due modi: da una parte è vero che ci sono due Mercedes davanti a tutti con Sebastian Vettel primo degli inseguitori. Quindi, tutto tranne che una sorpresa. Dall’altra, però, le qualifiche svoltesi oggi sul circuito “Hermanos Rodriguez” hanno visto una delle top-10 più raggruppate del Mondiale. Tra Nico Rosberg poleman con il crono di 1’19”480 e Nico Hulkenberg (che ha usato un solo set di gomme soft nuove in Q3) ci sono stati solo 1”308. Un margine ridotto che fa sperare in una gara animata, ed è quello che si augurano i 200.000 spettatori attesi in pista. Ma l’attesa sarà soprattutto in vista della partenza del Gran Premio, che replicherà a sette giorni di distanza dalla gara di Austin, il testa-a-testa tra Rosberg e Hamilton. Ancora una volta è stato il tedesco ad ottenere la pole position, la quarta consecutiva dopo quelle di Suzuka, Sochi ed Austin. Ma il poker di Rosberg non sembrava cosa scontata al termine della Q1, quando Hamilton (con gomme medie) aveva stampato un tempo a soli quattro decimi dal compagno di squadra che aveva però utilizzato il primo set a mescola soft. Ed anche nella Q2 il neo-campione del mondo (questa volta anche lui con le soft) era rimasto davanti a tutti, unico a scendere sotto il muro del minuto e venti. Poi ecco che nella sessione conclusiva è arrivata la zampata di Rosberg, ed ancora una volta Hamilton dovrà sperare in una buona partenza per passare al comando ad inizio gara. Per Nico la pole position numero 20 della carriera ha portato anche un record agrodolce, diventando il pilota con il maggior numero di partenze dalla prima posizione a non aver mai vinto un mondiale. Un record che senza dubbio Rosberg spera un giorno di non detenere più. Positivo anche il terzo tempo di Vettel. Il commento più indicativo è arrivato al termine delle qualifiche mentre imboccava la pit-lane per tornare ai box: «Ragazzi, ho dato il massimo. Ho commesso qualche sbavatura per provarci fino in fondo». Alla fine Seb è stato l’unico non-Mercedes a scendere sotto il limite del minuto e venti, rimediano 182 millesimi da Hamilton e 370 da Rosberg. Sarà interessante valutare il passo di gara della Ferrari. Non sarà semplice sopravanzare le due Mercedes, poiché la corsa (a detta di tutti i team ad una sola sosta) non concederà grandi spazi alle strategie. Ci vorrà un passo migliore. Sul rendimento Red Bull, ottime quarta e quinta in qualifica, c’è invece l’incognita freni. Tra tutte le monoposto presenti in pista, quelle di Kvyat e Ricciardo hanno accusato i maggiori problemi sul fronte del raffreddamento dei dischi, ed i 71 giri di gara (se non pioverà) saranno tutt’altro che semplici da completare.

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