GP Brasile: Rosberg per la conferma, Hamilton per la prima

GP Brasile: Rosberg per la conferma, Hamilton per la prima
In Mercedes entrambi i piloti hanno stimoli importanti per cercare il successo. Hamilton ricorda Senna

09.11.2015 ( Aggiornata il 09.11.2015 13:17 )

Non ci saranno sconti a Interlagos, c’è da giurarlo. Se in Messico la vittoria di Rosberg è stata seguita dall’impressione che il team abbia voluto favorirlo e congelare le posizioni, in Brasile ci sono ragioni sufficienti per credere che le cose andranno diversamente. Nico vuole proseguire su alti livelli e chiudere il campionato inanellando ancora una vittoria, Hamilton arriva in casa del suo idolo di sempre con il terzo mondiale in tasca ed è difficile immaginare un’eventuale replica della discussione via radio con il team a Città del Messico, conclusasi con un “obbedisco”. C’è la volontà di ristabilire le gerarchie, subito, nonché il desiderio di mettere il proprio nome nell’albo d’oro di una gara che, pur avendogli regalato il titolo nel 2008, non l’ha visto mai trionfare. «Sono carico in vista del ritorno in pista dopo un gran week end in Messico. Interlagos è un classico del mondiale, un circuito insidioso e una sfida per il pilota, con tante possibilità di sorpasso e un meteo pazzo, che assicura sempre gare battagliate», dice Rosberg. Pole e vittoria lo scorso anno per lui, in una gara macchiata dall’errore di Hamilton, quando aveva la possibilità di spingere per provare a balzare davanti a Nico dopo la seconda sosta. «Di solito sono piuttosto veloce su questa pista e l’anno scorso ci fu una bella battaglia con Lewis. Mi piacerebbe assaporare di nuovo le sensazioni di stare sul gradino più alto del podio, punto a continuare con lo stato di forma espresso in Messico, ho fiducia in una prestazione importante». Hamilton eguaglia Senna Diversamente da Città del Messico, Interlagos dovrebbe presentarsi più impegnativa sul fronte delle gomme, con l’edizione 2014 che vide tanti piloti optare per tre fermate ai box. «E’ una pista corta, aggressiva sulle gomme e con un clima variabile, oltre a una partenza insidiosa», anticipa Hamilton. «Era la gara di casa di Ayrton, quand’ero ragazzo sognavo di correre a San Paolo e sento la sua presenza ogni volta che sono qui. Incredibile pensare come gli siano serviti 8 tentativi per vincere e il Gran Premio del Brasile è una delle gare che non ho ancora vinto. Se dovessi riuscirci in questo week end (al nono “tentativo”; ndr), sarebbe un omaggio alla sua memoria, nonché un altro momento clou dell’anno: farò di tutto per riuscirci». Fabiano Polimeni

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