Massa squalificato, la Williams si appella

Massa squalificato, la Williams si appella
Al termine del GP del Brasile la decisione dei commissari: temperature di una gomma troppo elevata prima del via
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16.11.2015 ( Aggiornata il 16.11.2015 12:56 )

Una gara priva di acuti, a concludere un week end difficile. Felipe Massa ha chiuso ottavo i 70 giri del Gran Premio del Brasile, arrivando così come era partito; ma nel dopogara a Interlagos i commissari lo hanno escluso dall’ordine d’arrivo perché sulla sua Williams, in un controllo alle temperature delle gomme entro i 5 minuti dall’inizio del giro di formazione, sono stati rilevati valori di molto superiori a quelli previsti: 137° C la temperatura sul battistrada della posteriore destra, rispetto ai 110° massimi prescritti (sul fronte della pressione, si è registrato un incremento di 0,1 PSI oltre il valore minimo consentito). Uno scostamento di temperatura elevato che, tuttavia, la Williams non si spiega, tanto da aver avanzato ricorso contro la decisione. Non impatta sulla certezza matematica di chiudere il mondiale al terzo posto nella classifica Costruttori, risultato garantito anche con l’esclusione di Massa, resta però da chiarire perché i tre sensori della Williams abbiano riportato un valore in regola. «Faremo appello sulla base dei dati di tre sensori, l’uno indipendente dall’altro: tutti ci hanno indicato un valore entro i limiti stabiliti dalla Pirelli. Ci hanno spiegato che la rilevazione che conta è quella della FIA e le tre in nostro possesso sono meno rilevanti», spiega Smedley. Nel dettagliare le temperature registrate, indica un valore di 105° C letto dai dati della telemetria, ai quali sommare le indicazioni dal sensore interno alle termocoperte, anche questo in regola secondo il team (l’ultimo controllo ha restituito 104° C). «Entrambi i sensori ci hanno detto che eravamo in regola e abbiamo i dati per sostenere questa linea. In aggiunta, abbiamo anche acquistato lo stesso sensore impiegato dalla FIA e durante il week end conduciamo verifiche a caso», per garantire la correlazione dei dati con gli altri sensori aggiunge Smedley. A ulteriore supporto di una condotta regolare da parte del team, conferma che, qualora la temperatura rilevata sulla gomma fosse davvero stata 27° C superiore al limite massimo prescritto, allora la pressione conseguentemente sarebbe dovuta essere molto oltre gli 0,1 PSI di incremento rilevati: «Se fosse stata 27° più alta, avremmo dovuto vederlo. Parliamo probabilmente di circa 2,5 o 3 PSI in più, ma il controllo fatto dall’ingegnere incaricato sulla griglia era nella norma». Fabiano Polimeni

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