Coulthard: 2015 è stato un Hamilton-Show

Coulthard: 2015 è stato un Hamilton-Show
E’ convinto che Mercedes continuerà a dettar legge anche nel 2016. Rosberg? Ha iniziato a guidare…

01.12.2015 ( Aggiornata il 01.12.2015 12:56 )

Questione di cicli, e quello Mercedes è destinato a proseguire anche nel 2016. Non sono passate che 48 ore dalla bandiera sventolata sull’ultima gara del mondiale che già si immaginano gli scenari che ritroveremo fra 3 mesi, in Australia. Come si siano portati avanti sul lavoro i team negli appuntamenti conclusivi di quest’anno si è visto già, novità manifeste come l’S-Duct Mercedes, altre nascoste sottopelle e tante altre partorite in fabbrica. Per David Coulthard, resteranno i naturali favoriti alla ripartenza da Melbourne: «Non è una sorpresa che in Mercedes siano stati in grado di continuare sui successi del 2014, è frequente in Formula 1 che quando un team trova un vantaggio lo conservi per un po’ di tempo». Gli esempi di Red Bull e Ferrari prima ancora sono i “casi di scuola” più recenti. «La storia ci suggerisce che Mercedes comanderà ancora nel 2016, ma c’è tanto su cui appassionarsi. La Ferrari è determinata a proseguire di slancio, dopo un anno in cui, di tanto in tanto, sono stati una minaccia». Realisticamente è l’unico, concreto, avversario in grado di fare il salto di qualità necessario per contendere il titolo il prossimo anno. Analizzando, invece, la non-sfida per il titolo quest’anno, tra Hamilton e Rosberg, l’ex pilota scozzese ricorda: «Il tedesco ha avuto i suoi momenti, ma complessivamente Hamilton ha avuto il controllo assoluto del campionato da Melbourne fino alla vittoria del titolo a Austin. E’ stato un Hamilton-show, che ha lasciato Rosberg come un pugile suonato alle corde». Suonato fino a Sochi, gara chiave nella quale, pur con la sfortuna del ritiro, Nico è apparso più veloce dell’iridato. Su Autosprint in edicola approfondiamo il tema tecnico che non convince Hamilton, i cambiamenti post-Singapore, mentre a sentire Coulthard, «non sappiamo se Hamilton abbia staccato la spina dopo aver raggiunto l’obiettivo dei tre titoli, oppure, se Rosberg abbia deciso di smetterla con le analisi e iniziare semplicemente a guidare. Forse sono un po’ entrambe le cose». Fabiano Polimeni

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