Grosjean saluta la sua miglior stagione

Grosjean saluta la sua miglior stagione
Non lo è stata in termini statistici, solo 11mo nel mondiale, ma il francese non ha dubbi sul livello di guida espresso

02.12.2015 ( Aggiornata il 02.12.2015 17:41 )

Undicesimo con 51 punti, un podio in Belgio e quasi il doppio dei punti del suo compagno di scuderia. Come interpretare la stagione di Romain Grosjean in Lotus? In termini assoluti, ha saputo fare di meglio, chiudendo settimo nel mondiale di due stagioni fa, con 132 punti e ben 6 arrivi a podio ma dopo un 2014 pessimo, causa progetto sbagliato, è riuscito a raccogliere alcune buone prestazioni con una monoposto di fatto ad Abu Dhabi identica a quella di Melbourne, senza sviluppi sostanziali. «In termini di guida e messa a punto della monoposto è stata una gran stagione, la migliore in carriera», spiega. Guardando al passato, alle carambole innescate in partenza, forse ha ragione lui. Di certo in Haas si aspettano proprio che contribuisca a indirizzare il lavoro, poi se dovesse ripetere punti e prestazioni ottenuti quest’anno, sarebbe un successo. «Ci sono state anche tante vicende dietro le quinte, non siamo riusciti a sviluppare la macchina come avremmo voluto e sento che in certe occasioni sono riuscito a tirar fuori più di quanto non fosse realmente in grado di offrire», aggiunge ad Autosport. Ha chiuso la sua carriera in Lotus lasciando bei ricordi e gare consistenti, Abu Dhabi inclusa, anche se in lotta ai margini della top ten. «La Lotus ha rappresentato un capitolo importante della mia vita, ma credo che il prossimo potrà essere altrettanto buono, se non migliore». Fabiano Polimeni

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