Raikkonen e le nuove piste tutte uguali

Raikkonen e le nuove piste tutte uguali
Tra i circuiti preferiti da un nostalgico Kimi e non più in calendario: Imola, Magny Cours e Istanbul

04.01.2016 ( Aggiornata il 04.01.2016 16:35 )

Rimpiange i vecchi circuiti che non sono più in calendario, Kimi Raikkonen. E non è l’unico a dispiacersi per l’uscita di tracciati che non solo avevano un’anima, una storia, ma riuscivano a differenziarsi l’uno dall’altro. L’era dei Tilkodromi ha appiattito anche il palcoscenico sul quale misurarsi: visto un layout, si tratta di modifiche alle sfumature nel progettare nuovi impianti. Lo stesso architetto, nei mesi scorsi, aveva raccontato quali fossero le linee guida per ritrovarsi con piste capaci di offrire chance di sorpasso: rettilinei, staccate decise, curve strette. La ricetta, che piaccia o no, nelle recenti interpretazioni ha utilizzato questi ingredienti. MAGNY COURS NEL CUORE - «I nuovi appuntamenti sono più o meno tutti uguali, perché disegnati dalla stessa persona. Non dico siano cattivi, ma sono molto simili. Mi piace guidare sui tracciati vecchi, con le traiettorie tradizionali. A me piaceva anche Magny Cours, non c’era troppa gente, era un posto tranquillo ed è stato uno dei migliori circuiti che abbiamo visitato», commenta Kimi. Pista nel cuore della campagna francese, in Borgogna, ma indubbiamente con interessanti spunti tecnici: l’asfalto molto liscio disegnava curve particolari e capaci di rendere subito riconoscibile la pista. IMOLA E' FANTASTICA - «Le piste più vecchie mi piacciono perché si presentano meglio, tutto diventa più regolare se confrontato, ad esempio, con Abu Dhabi, dove si è nel deserto. Personalmente preferisco quei posti facili da raggiungere ma ci tocca andare là dove si è deciso di correre. Magny Cours a parte, anche la Turchia era una bella pista. Poi ce n’erano altre belle, Imola una delle migliori in assoluto, sempre con un’atmosfera fantastica e un tracciato sfidante. Da ultimo è rimasto il Nurburgring», spiega il finlandese ai connazionali di Turun Sanomat, nell’elencare le piste preferite tra quelle fuori dal calendario. LE CURVE DI TILKE - La critica ai tracciati odierni continua ed è supportata da una verità di fondo incontestabile: «Tutti i nuovi posti si assomigliano, intorno alle piste non ci sono alberi né altro all’orizzonte, diversamente da Imola e Magny Cours, per non parlare di Spa che è nel mezzo della foresta. Ogni pista è ovviamente un po’ diversa dalle altre, così come ogni curva, ma in definitiva i tracciati più recenti sono composti tutti da curve tipiche di Tilke». FIDUCIA NEL 2016 - Guardando alla sfida, invece, per il mondiale 2016, Kimi ha ribadito che si continuerà sulla strada del gran lavoro fatto lo scorso anno ma solo quando la nuova Ferrari scenderà in pista per i primi test si potranno avere le prime indicazioni sulla bontà del progetto e i passi avanti compiuti. Resta l’ottimismo: «Sono certo che avremo un pacchetto forte, solo il tempo ci dirà se lo sarà abbastanza». Fabiano Polimeni

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