F1 2017, raggiunta l’intesa sui costi?

F1 2017, raggiunta l’intesa sui costi?
Le indiscrezioni emerse vorrebbero l’accordo su power unit meno care con l’adozione di componenti standard

19.01.2016 ( Aggiornata il 19.01.2016 14:13 )

Manca qualsiasi ufficialità sulle misure adottate dallo Strategy Group, che dovrebbero abbattere significativamente il costo della fornitura ai team clienti delle power unit, destinate a restare in scena fino al 2024, prima indiscrezione. Secondo alcune fonti ci sarebbe l’accordo su una cifra di 12 milioni, significativamente inferiore alle attuali richieste, che veleggiano sui 20 milioni a stagione. Niente di più sarebbe stato definito, da quanto riporta Auto Bild e si tratterebbe di un immobilismo preoccupante, perché che le forniture sarebbero dovute essere meno costose e accessibili a tutti i team era uno degli obiettivi fissati già in dicembre dal Consiglio mondiale del motorsport. Spettava definire le azioni da intraprendere per rendere effettivi i risparmi. Standardizzazione dei componenti e blocco dello sviluppo su specifiche aree contribuirebbero a diminuire i costi, ma su quali elementi si è deciso di congelare l’evoluzione? Si attendono i dettagli ufficiali dell’operazione, oggi al vaglio della Commissione F1, ma se venisse confermato quanto pubblicato dal giornale tedesco, dovremmo attendere ulteriori incontri futuri per conoscere le misure specifiche. Quanto alla prospettata possibilità di un ritorno ai rifornimenti in gara, sollevata da Todt e ritenuta in grado di regalare maggiore incertezza e spettacolarità, non è una linea destinata a incontrare i favori delle scuderie. Il presidente della federazione si esprimeva così sui costi di trasporto dell’attrezzatura necessaria, alla vigilia dell’incontro di Ginevra: «Parliamo di un costo aggiuntivo di 50 mila euro all’anno. Sarebbe una soluzione valida per lo spettacolo, io sono a favore della riduzione dei costi, ma i rifornimenti non sono un elemento chiave nel complesso delle spese della Formula 1: dovremmo almeno discuterne». Valutazioni contrastate da Claire Williams, non senza un fondo di verità: «I costruttori hanno speso centinaia di milioni su queste power unit ibride, che sono importanti per il dibattito sull’efficienza energetica e la tecnologia stradale; tornare a una Formula 1 dai consumi di carburante elevati è un messaggio assolutamente sbagliato». Fabiano Polimeni

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi