GP Monza, Sticchi-Damiani: Ecclestone voleva 28 milioni

Aggiunge ulteriori dettagli su un accordo che è in dirittura d’arrivo, quello del rinnovo di contratto tra la FOM e gli organizzatori del Gran Premio d’Italia a Monza, il presidente dell’ACI Angelo Sticchi-Damiani. Lo fa confermando anzitutto l’impegno a 20 milioni di dollari, cifra equivalente a poco più di 18 milioni di euro. Una trattativa che «dovrebbe essere molto vicina alla conclusione e la firma del contratto. L’ordine di grandezza è quello, ovviamente ci sono altri aspetti che dovranno essere concordati. In quest’attività sono insieme al presidente di AC Milano, Ivan Capelli, e spero firmeremo insieme questo contratto, assumendoci ciascuno le proprie responsabilità, ovviamente quella dell’ACI sarà maggioritaria, ma è giusto così». Commenti resi a Corriere TV, che confermano la ripartizione dell’impegno con un due terzi della copertura garantita dall’ACI e il restante dall’Automobil Club Milano «attraverso gli utili che ci saranno sulla manifestazione», chiarisce Sticchi-Damiani. I 18 milioni di euro al cambio attuale rappresentano un punto d’incontro intermedio, dopo le richieste di Ecclestone, notevolmente superiori: «La sua richiesta, mandata anche per iscritto, era 28 milioni, che poi è quello che paga l’organizzatore del Gran Premio d’Austria, rivalutata, perché ogni anno aggiunge un 2,5%». L’impegno dell’ACI sarà possibile attingendo ai guadagni generati dal PRA, operazione resa possibile con una modifica al testo della legge di Stabilità 2016, lo scorso dicembre. «E’ importantissimo per l’Italia non uscire dal circolo dei club più blasonati, dove c’è un gran premio di Formula 1, ma anche un fatto economico perché il territorio si avvantaggia moltissimo dalla presenza di decine di migliaia di persone nel week end». Fabiano Polimeni

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