Ferrari ha raggiunto Mercedes o no? I pareri

Ferrari ha raggiunto Mercedes o no? I pareri
Dopo la "sparata" dei 900 cavalli ci si interroga se Maranello è arrivata al livello dei tedeschi oppure no. In due anni potenze motori più su del 20%

09.02.2016 ( Aggiornata il 09.02.2016 20:58 )

Il grande quesito della stagione 2016 è se la Ferrari è riuscita con il duro lavoro di quest'inverno su motore e vettura a raggiungere la Mercedes oppure no. I pareri degli addetti ai lavori, di entrambi i team oppure di tecnici al di sopra delle parti, si sprecano. Ma non sono tutti dello stesso parere. Aveva aperto le polemiche Niki Lauda, ancora alla fine dello scorso anno, quando aveva detto che ormai il motore Ferrari aveva pressoché eguagliato per potenza il V6 ibrido Mercedes. Era rimasta appena una manciata di cavalli soltanto – qualcuno diceva 20 – a fare la differenza. Nei giorni scorsi è intervenuto a sorpresa Massimo Rivola, l'ex ds del Cavallino passato ora alla Ferrari Driver Academy, a rafforzare la tesi del ricongiungimento di prestazioni. Nel corso della premiazione dei campioni 2015 di Aci Sport - non ha nascosto le aspettative elevate in vista del prossimo campionato. «I progetti per questa stagione sembrano nati sotto i migliori auspici – ha detto Rivola - e tutti si aspettano un gran campionato della Ferrari. A livello di power unit, credo che i tecnici abbiano fatto un ottimo lavoro, raggiungendo Mercedes». Di parere contrario invece il capo dei motoristi della Mercedes, Andy Cowell, l'uomo che comanda i 700 ingegneri che lavorano a Brixworth (la ex fabbrica Ilmor) alla costruzione del V6 ibrido tedesco, il quale sostiene invece che la Mercedes ha trovato nuove risorse per potenziare i motori. E che il turbo ibrido tedesco ha infranto il muro dei 900 cavalli di potenza. «Abbiamo ottenuto dei miglioramenti enormi negli ultimi anni con lo sviluppo» ha detto «e non vedo un rallentamento su questo fronte. Qui non credo ci sia nessuno che immagina si sia raggiunto il limite». Per poi aggiungere: «L’efficienza termica continuerà a migliorare. Certo, è sempre più difficile progredire, ma esistono molte aree dalle quali possono giungere piccoli incrementi». In parziale disaccordo con lui Pat Symonds, il progettista della Williams che il motore Mercedes lo conosce bene perché lo monta sulla propria monoposto. Symonds ha rivelato alla stampa inglese: «Non sono sicuro di come siano le differenze a livello di raffreddamento, ma dai nostri calcoli e da quello che stimo non ci sono differenze fra il motore Ferrari e quello Mercedes. Almeno quello in versione clienti che usiamo noi...». Dove però le migliorie in termini di efficienza che hanno portato a rompere il muro dei 900 cavalli non sono forse ancora state introdotte. Per capire se la Ferrari avrà eguagliato - almeno motoristicamente - la Mercedes bisognerà aspettare nemmeno i test invernali, dove tutti storicamente nascondono le proprie carte, ma le prime qualifiche del Gp Australia sabato 19 marzo a Melbourne. In ogni caso è significativo il fatto che in due anni di sviluppo dei motori ibridi le potenze siano salite ben del 20%. Nel 2014, primo anno di introduzione del turbo ibrido, i cavalli erogati dalle power unit erano attorno ai 760 (600 cv dal motore termico V6 1,6 litri e circa 160 cv dal recupero di energia). Potenze che rispettavano lo spirito del nuovo regolamento che era quello di ottenere con turbo e ibrido le stesse potenze dei V8 aspirati precedenti (che si attestavano a circa 750 cv) con una forte diminuzione di cilindrata (da 2400 cc a 1500 cc) e una diminuzione dei consumi del 35% (da 220 litri a 140 lt). Poi con l'evoluzione dei motori la bilancia si è spostata dalla parte dei turbo ibridi. Dai 760 cv del 2014 si è saliti sopra gli 830/840 cv nel 2015 e nel 2016 si sta raggiungendo la soglia dei 900 cavalli. Ma per sfondare il muro dei mille cavalli, che è quello che vogliono tutti dal 2017 per avere monoposto più veloci, servirà aumentare il flusso di carburante dai 100 kg/ora attuali ad almeno 120 kg/h.

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