Si conclude con
Sebastian Vettel in cima l'ultima giornata di test F1 precampionato, sia dal punto di vista cronometrico che da quello chilometrico. 142 i giri completati oggi, che comprendono una simulazione di gara, e pari a 1'22"852 la prestazione pura ottenuta in simulazione di qualifica e con gomme supersoft. Insomma, un tempo che non permette di togliere
il record dei test a Kimi Raikkonen, ma pur sempre il migliore ottenuto con gomme di quella mescola. Anche perché, va detto, quando ha montato le gomme ultrasoft Vettel non è riuscito a migliorarsi, dimostrando quanto le mescole più morbide portate dalla
Pirelli fossero difficili da sfruttare su questo tracciato e con queste condizioni climatiche. Fra l'altro oggi la giornata era abbastanza ventosa, fatto che un certo fastidio lo dà sempre.
Tuttavia sappiamo tutti benissimo come i "temponi" dei test F1 invernali lascino un po' il tempo che trovano. Ma allora meglio passare ad analizzare
la simulazione di gara, che ha visto Sebastian girare più o meno come Kimi ieri, fatto salvo l'ultimo stint effettuato con gomme medie anziché hard. Rispetto alle simulazioni della
Mercedes, invece si è notato come la
Ferrari sia più lenta nel giro d'uscita dopo il pit-stop, quello che di solito ti permette il giro veloce a gomme fresche, ma decisamente
più costante sulla distanza. Un comportamento che in una gara vera sarebbe premiante.
Dovessimo giudicare solo da questo, a Melbourne sarebbe lecito aspettarsi nuovamente una
Mercedes imprendibile o quasi in qualifica, ma una
Ferrari alla stessa altezza in gara. Se però guardassimo a
Nico Rosberg ed evitassimo il sarcasmo di trovarlo ultimo nella lista dei tempi, dovremmo considerare come il tedesco abbia girato per tutto il pomeriggio su long run con gomme medie usate e facendo segnare tempi che, in una
situazione reale di gara e con metà carico di carburante, sarebbero stati quantomeno "interessanti". Prima di "farsi scappare" quel 1'26"1 all'ultimo giro sotto la bandiera a scacchi, infatti, era costantemente intorno a 1'27"5 che, se ottenuti con il serbatoio un po' pieno (ma questo non lo possiamo sapere) sarebbero preoccupanti. È questa l'
incognita che ci consegnano i test di Barcellona.
Poi ci sono però anche le (belle) speranze alimentate pure da questa giornata. Su tutte la
Toro Rosso, che oggi si conferma con
Carlos Sainz jr ottenendo un bel secondo tempo con le ultrasoft ma si è distinta anche con le altre mescole e, nuovamente, sulla distanza. Più dei 133 giri di oggi hanno fatto solo Vettel e l'accoppiata Mercedes (che somma 139 giri). Bene poi anche
Felipe Massa e Sergio Perez, loro con le supersoft. I riscontri di oggi non sono assoluti, ma confermano il buon rendimento raggiunto dalla Williams FW38 e dalla Force India VJM09. Probabilmente non sarà sufficiente per mettere il fiato sul collo ai due team di punta, ma può farci ben sperare in gare combattute subito dietro.
Oltretutto il discorso di può estendere alla Red Bull RB12, che oggi con
Daniel Ricciardo non è lontana sebbene non abbia sfruttato le mescole più morbide disponibili. Qualche riserva in più invece per la McLaren-Honda: oggi con
Jenson Button ha girato ancora a lungo senza particolari problemi ed effettuando diverse prove di componenti, ma la prestazione pura è sempre compromessa dalla velocità in rettilineo (perché quella in curva è invece ottima). Ancora troppo altalenanti invece i riscontri offerti da
Renault e Sauber, mentre
Haas e Manor hanno dimostrato pure oggi di richiedere ancora un po' di rodaggio, magari più come squadra che come monoposto. Vedremo se dopo l'esperienza delle prime gare sapranno regalarci qualche sorpresa.
Maurizio Voltini