GP Australia 2016, Kvyat è pronto

GP Australia 2016, Kvyat è pronto
Tutt’altre sensazioni all’avvio di campionato rispetto al 2015, quando venne bersagliato dalle critiche

14.03.2016 ( Aggiornata il 14.03.2016 12:26 )

E’ uno dei piloti da tenere d’occhio, per quel che saprà dare nel confronto con il compagno di scuderia. Daniil Kvyat iniziò l’avventura in Red Bull lo scorso anno nel peggiore dei modi: un inverno difficile, problemi nei test e giudizi affrettati che lo misero subito in dubbio. Il Gran Premio d’Australia si concluse ancor prima dello spegnimento dei semafori, appiedato da una monoposto critica sul fronte dell’affidabilità. Riparte nel 2016 consapevole di aver lavorato tanto, fino ad aver messo in ombra quello che sarebbe dovuto essere il faro, la guida Red Bull la scorsa stagione. «Rispetto all’anno scorso mi sento molto più fiducioso e a mio agio all’interno del team. Conosco tutti molto meglio e lo stesso vale per gli altri, è positivo iniziare con questo tipo di fiducia. Ad esempio, con i miei ingegneri e gli altri nel box, sappiamo tutti cosa sta facendo l’altro e cosa attenderci», commenta Kvyat. I test invernali hanno dipinto un quadro interessante per il team, inserito nella lotta per le posizioni buone, dietro Mercedes e Ferrari. Dovranno trovare lo spunto per far meglio dei motorizzati Mercedes e far valere le doti telaistiche della RB12 sul veloce cittadino di Melbourne. «Sento che siamo pronti per la prima gara, abbiamo fatto un buon quantitativo di lavoro nei test, massimizzato ogni cosa e sappiamo cosa fare a Melbourne, che è la cosa più importante. Non ci sono grandi interrogativi». Si va in casa di Ricciardo, che l’anno scorso rimediò appena un sesto posto (doppiato). Proprio lui dovrà dimostrare qualcosa, essere in grado di fare la differenza rispetto a Kvyat e tornare sui livelli 2014. «Personalmente sono pronto a partire, lo ero già a gennaio e lo sono adesso. I test sono andati molto meglio quest’anno, siamo preparati». Quanto alle caratteristiche tecniche dell’Albert Park, non mancheranno i punti nei quali recuperare in parte il gap motoristico che soffriranno sul dritto. L’ultimo settore con le curve veloci in piega a destra, i cambi di direzione lenti nel T1, lì potrebbe dare il meglio la RB12: «La pista è divertente, amo i circuiti cittadini e Melbourne ha un bel disegno, belle combinazioni di curve, tante sinistra-destra». Fabiano Polimeni

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