GP Australia, Williams annuncia Di Resta

GP Australia, Williams annuncia Di Resta
Sarà il pilota di riserva, in un doppio impegno tra Formula 1 e DTM. Pat Symond illustra i temi tecnici del week end

14.03.2016 ( Aggiornata il 14.03.2016 14:23 )

Da un ex Force India all’altro, da Adrian Sutil a Paul Di Resta. Sarà lo scozzese il pilota di riserva Williams nel 2016. L’annuncio arriva alla vigilia del Gran Premio d’Australia, quello che 12 mesi fa la scuderia corse con una sola monoposto, a causa dei problemi fisici sofferti da Bottas, infortunato alla schiena dopo le qualifiche e costretto a dare forfait. Fu allora, andando verso il Gran Premio di Malesia, che venne nominato un pilota che potesse all’occorrenza saltare in macchina. Non Susie Wolff, ma Sutil. Adesso tocca a Di Resta, uscito dal giro due stagioni fa, dopo tre anni in Force India da titolare e due titoli DTM ancor prima. La serie tedesca l’ha accolto nuovamente nelle ultime stagioni, con un sedile in Mercedes confermato anche nel 2016. Oltre a farsi trovare sempre pronto sui campi di gara, Di Resta effettuerà alcune sessioni al simulatore, “ufficio” di Gary Paffett, altro esperto protagonista del DTM ed ex collaudatore McLaren. «Sarà un anno ricco di impegni, dovendo combinare sia il DTM con Mercedes AMG che la presenza ai gran premi di Formula 1 nel nuovo ruolo di riserva. Darò il mio massimo in entrambe le vesti e non vedo l’ora di affrontare le emozionanti sfide che riserverà il 2016», il commento del pilota scozzese. Williams attesa a Melbourne alla prova del cronometro, per scoprire quali passi avanti abbia compiuto il team in inverno, dopo sessioni di test condotte senza dare mai nell’occhio e con un programma di sviluppi tecnici già pianificato per l’avvio del mondiale. Pat Symonds tratteggia le sfide tecniche dell’Albert Park, a cominciare «dall’entrata in curva 1, storicamente sconnessa in frenata. Quest’anno dovrebbe essere più liscia grazie ai lavori di riasfaltatura». Poi, la esse veloce nel secondo settore, «tra curva 11 e 12, richiede una macchina agile, con i team che dovranno rincorrere un assetto in grado di garantire aderenza nei settori lenti e stabilità sul veloce, in un quadro di grip dell’asfalto in forte evoluzione nel corso del week end». Fabiano Polimeni

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