Force India, tempistica sfortunata

Force India, tempistica sfortunata
Sia Hulkenberg che Perez erano partiti con una strategia a una sosta, interamente vanificata dall’interruzione

21.03.2016 ( Aggiornata il 21.03.2016 17:54 )

E’ una Force India che riparte da Melbourne con un settimo posto appena, quello maturato da Hulkenberg, mentre per Sergio Perez c’è solo la 13ma piazza al traguardo. Prestazioni fortemente condizionate dall’interruzione del gran premio, perché entrambi i piloti erano partiti con gomme morbide e una strategia su una sosta. Il rientro al 16mo giro ha azzerato ogni vantaggio potenziale, vista la bandiera rossa due tornate più tardi. «Ha complicato le cose per la nostra strategia iniziale a una sosta, poiché ha consentito a tutti gli altri di ripartire da zero e cambiare le gomme. E’ stato un peccato e mi sono ritrovato bloccato dietro la Haas per gran parte della gara», l’analisi di Nico Hulkenberg, che su Grosjean aveva un margine di ben 16” al 15mo giro. Interamente vanificato. Si sforza di raccogliere quel che di buono ha detto l’esordio stagionale, «ottenere dei punti alla prima gara è un modo positivo di iniziare l’anno. Non è stato un gran premio semplice ed è difficile dire cosa sarebbe potuto accadere senza l’interruzione della corsa. Non era facile avvicinarsi a Romain e c’erano tante macchine alle spalle, per cui ero sempre sotto pressione e dovevo difendermi oltre a inseguire. Date le circostanze, settimo è un risultato soddisfacente».
Ancor più complessa è stata la gara di Sergio Perez, partito nono ma arretrato per una partenza non impeccabile: «I miei problemi sono cominciati al via, ho perso un paio di posizioni e mi sono messo in una situazione difficile. Ero dietro Alonso nel primo stint, lui con una mescola più veloce e le mie gomme si sono rovinate restandogli vicino. Alla ripartenza, purtroppo, si è verificata una situazione simile, perché sono stato superato da Button sulle supersoft». Medesima strategia a un pit-stop e stessa sfortuna del compagno di scuderia, alla quale sommare un problema ai freni che lo ha limitato nella parte conclusiva del gran premio: «Alla ripartenza avevo le Renault e le Williams davanti difficili da riprendere, riuscivo ad avvicinarmi ma senza attaccare e alla fine ho sofferto il surriscaldamento dei freni, probabilmente per aver trascorso gran parte della gara nel traffico». In Bahrain ci si attende un ritorno di quella che lo scorso anno è stata la quinta forza in campo, a Melbourne costretta a raccogliere meno di quel che ci attende visto il potenziale della monoposto.

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