Horner, Red Bull terza più veloce a Melbourne

Horner, Red Bull terza più veloce a Melbourne
Kvyat bloccato da problemi elettrici, Ricciardo quarto e con un buon ritmo: “Faceva i tempi di Vettel a parità di gomme”

22.03.2016 ( Aggiornata il 22.03.2016 10:07 )

Gran premio dai due volti, quello australiano in casa Red Bull. Le Toro Rosso più veloci in qualifica, Kvyat che non prende il via in gara a causa problema elettrico a spegnere la RB12 nel giro di formazione, sono le ombre su una corsa che ha visto, sotto la bandiera a scacchi, Ricciardo agguantare il quarto posto, primo degli altri. Christian Horner guarda al risultato con fiducia, grazie alle conferme avute dal comparto telaistico: «Il telaio funziona molto bene, il degrado delle gomme è stato molto buono e gli stint che abbiamo fatto sembrano essere lunghi tanto quanto quelli dei migliori, e siamo stati competitivi». Una strategia che ha visto Ricciardo seguire la tattica di Vettel, rispetto al quale si è fermato un giro prima in occasione del primo stop, confermando le gomme supersoft, ma ripartendo dopo l’interruzione al 18mo giro con gomme morbide. Le ha conservate per 24 giri, prima di passare di nuovo alle supermorbide per gli ultimi 15 giri di gara, nei quali ha ottenuto anche il miglior giro.
«Quando ha avuto aria pulita davanti a sé e con le stesse gomme, stava facendo i tempi di Sebastian. Perciò credo che siano dei riscontri realmente incoraggianti. Avevamo la giusta strategia ed effettuato buoni pit-stop», il commento del team principal. Trarre conclusioni dopo una sola gara può risultare prematuro; con il Bahrain, la Cina e la Russia davanti, circuiti “veri” e in grado di tratteggiare meglio il reale potenziale delle monoposto, avremo la misura di quanto sia più o meno distante la Red Bull dai battistrada. A Melbourne, Horner è convinto che avessero «la terza macchina più veloce, soprattutto in gara. Sebbene non siamo dove vorremmo essere, è incoraggiante riscontrare che le caratteristiche della macchina dello scorso anno si siano mantenute e migliorate, abbiamo un prodotto molto buono sul quale lavorare».

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