Secondo motore per Vettel in Cina

Secondo motore per Vettel in Cina
Confermata l'avaria che ha reso irrecuperabile il primo motore e sarebbe partita da un malfunzionamento elettronico

08.04.2016 ( Aggiornata il 08.04.2016 10:00 )

Le analisi sul motore che in Bahrain aveva appiedato Sebastian Vettel nel giro di formazione sono arrivate a conclusione e la Ferrari ha confermato ufficialmente che a cedere sarebbe stata una valvola. È stato altresì determinato che la causa prima non sarebbe però una "debolezza" strutturale alla distribuzione, ma una serie di fattori che partono da un problema di software gestionale.

«Una sfortunata serie di circostanze», è stato detto, perché in quella occasione Vettel stava utilizzando marce alte e il motore era a basso numero di giri, situazione che potrebbe aver causato una sorta di "fuori scala" nei parametri gestionali e quindi le condizioni per arrivare a condizioni critiche per le valvole di scarico, una delle quali ha ceduto determinando il ritiro immediato.

È stato confermato che al momento di mandare Seb in pista tutti i riscontri erano nella norma ma anche che il motore in questione non è più recuperabile. Di conseguenza in Cina si sarà costretti a utilizzare la seconda unità motrice a disposizione. Questa avrà le medesime caratteristiche tecniche della precedente e per questo si effettueranno verifiche attente al funzionamento a basso regime, per evitare il ripetersi del problema.

Dunque il tracciato cinese con i suoi lunghi rettilinei "da potenza" non dovrebbe rappresentare una preoccupazione in più. Soprattutto perché sono stati comunque esclusi difetti di progetto, come pure elementi in comune con l'avaria che aveva invece colpito Kimi Raikkonen in Australia.

Maurizio Voltini


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