Russia amara per la
Toro Rosso. Una macchina ritirata e l’altra fuori dalla zona punti sono la sintesi di una domenica che sembrava potesse regalare un giusto risultato alla
scuderia di Faenza. Un ottimo
Verstappen che fa gara nelle posizioni buone della zona punti, sesto, dietro
Massa e davanti ad
Alonso con ampio margine, 19”. Poi, all’improvviso, il
cedimento della power unit al giro 34. In realtà, già durante il giro di schieramento, prima dei 15 minuti dallo spegnimento del semaforo, Max via radio aveva comunicato che qualcosa non andava, ma l’olandese era riuscito a prendere il via e condurre una corsa di assoluto valore.
«Sembrava una gran gara, stavo tenendo il mio ritmo e non avevo alcuna pressione alle spalle; seguivo i piloti davanti a me e avevamo un buon passo. Potevamo preservare le gomme senza problemi e devo dire che ero abbastanza rilassato: tutto filava liscio e stavo gestendo la situazione nella maniera migliore... Chissà come sarebbe potuta andare!», commenta Max.
Analisi domenica: le conseguenze esagerate
Ha visto il traguardo, ma resta profondamente contrariato da una decisione dei commissari,
Carlos Sainz. Gli sono stati inflitti 10” di penalizzazione – e 2 punti in meno sulla patente – per il
contatto con la Renault di Palmer in curva 2.
«Anzitutto, all’uscita di curva 2, se vuoi superare, vai all’interno per curva 3. Ma lui ha deciso di girare all’esterno e non me l’aspettavo. Guardavo negli specchietti per cercarlo, all’improvviso ha perso la macchina sullo sporco in uscita di curva 2 e ci siamo scontrati: è stato allora che ho realizzato che c’era qualcuno alla mia destra, non a sinistra. I commissari hanno interpretato male e ritenuto che l’abbia portato fuori dalla pista. In ogni caso, se infliggi 10” di penalità per questo tipo di incidenti, a mio avviso non puoi correre contro nessuno».
Amarezza per quello che poteva essere ritenuto un incidente di gara e che, invece, lo ha visto arretrare anche dietro
Ricciardo, per il secondi aggiunti al tempo complessivo di gara. La top ten, però, era già sfumata, passato da
Button negli ultimi giri. Penalizzazione a parte, il
Gran Premio di Russia del pilota spagnolo è stato condizionato da un pezzo della macchina di
Kvyat finito nella pancia e andato a ostruire il radiatore, obbligando il team a richiamarlo anzitempo ai box per la sosta.