GP Monaco, Ricciardo e la scommessa della gomma rossa

Vi spieghiamo perché l'azzardo della Red Bull di usare la supersoft per il via potrebbe essere un vantaggio decisivo per la vittoria

Alberto Sabbatini

29.05.2016 10:05

A Montecarlo durante la notte ha piovuto e la pista domenica mattina è ancora bagnata. Questo potrebbe alterare le strategie scelte dai piloti e vanificare la mossa azzardata compiuta da Ricciardo al sabato: quella di scegliere la gomma supersoft, quella rosse, per la partenza della gara invece della ultrasoffice viola.

Se però la pista riuscirà ad asciugarsi nelle poche ore fra mattina e il via della corsa, la strategia di Ricciardo potrebbe rivelarsi decisiva. Cerchiamo di capire perché.

Il regolamento F1 prevede che i piloti debbano prendere il via con lo stesso pneumatico con cui disputano la Q2, non con quello con cui fanno in Q3 il tempo della griglia. Ricciardo ha scelto di fare il tempo in Q2 con un'idea ben precisa in mente: scattare con un pneumatico che può durare più a lungo per disputare una prima parte di gara più lunga degli avversari.

Con la gomma ultrasoffice viola, secondo la Pirelli, si possono fare fra i 13 e i 18 giri. Con la rossa più di venti mentre la soft gialla può coprire senza problemi anche 60 giri. Secondo i dati della Pirelli, a Montecarlo una strategia su due soste è comunque vantaggiosa e più veloce rispetto a quella a una sola sosta. Ma le simulazioni Pirelli prevedono una tattica ideale di questo tipo: ultrasoft al via per i primi 14 giri, poi ancora ultrasoft per altri 14 giri e infine soft (gialle) per i rimanenti 50 giri.

La strategia a una sola sosta, invece, prevede di conservare le ultrasoft con cui si prende il via per 20/22 giri e poi passare subito alle gialle per finire la gara. Ricciardo invece, scegliendo le supersoft rosse al via ha scombussolato le simulazioni. E potrebbe fare 30 giri con le rosse e poi spezzare la gara in alte due fasi di 25 giri a testa con le viola a macchina leggera.

I vantaggi per lui sarebbero almeno due: primo, restare in pista più a lungo nel primo quarto di gara mentre i rivali vanno tutti ai box a sostituire i pneumatici e avvantaggiarsi in questo modo senza venire penalizzato da traffico. Secondo, disporre di un set in più di gomme viola nuova di zecca rispetto ai suoi avversari perché ne ha risparmiato uno in qualifica.

Una gomma nuova rispetto a quella usata è più performante anche di 7/8 decimi per i primi due giri e “vive” comunque un paio di giri in più rispetto al pneumatico consumato del sabato e riutilizzato in gara. Ecco perché questa mossa può far la differenza e avvantaggiare Ricciardo. In più c’è il vantaggio ulteriore della pole, che quando Ricciardo ha scelto per la gara la gomma rossa (dopo la Q2) non sapeva ancora che avrebbe conquistato.

L’azzardo di Ricciardo poteva già rivelarsi un vantaggio nel corso della gara se fosse stato invischiato nel gruppo dei primi tre o quattro in gara, ma partendo dalla pole è ancora meglio. Perché se riuscisse a restare in testa alla prima curva, questo vantaggio sarebbe esasperato perché potrebbe imporre il suo ritmo alla corsa, e vanificherebbe il vantaggio dei rivali di avere una gomme più morbida nei primi giri. L’unico vero rischio per Ricciardo è lo scatto da fermo.

La gomma rossa offre un pochino meno grip della viola e potrebbe togliere alla Red Bull un pizzico di aderenza allo scatto del semaforo che permetterebbe a Rosberg, in prima fila con lui ma con le ultrasoft, di bruciarlo in partenza. Le due macchine in prima fila sono distanti otto metri fra loro, tanto ma anche poco per l’accelerazione bruciante di una F1.

Successe la stessa cosa, ma a parti invertite, al GP Cina: Ricciardo era proprio di fianco a Rosberg ma in partenza Nico aveva le gomme più dure di Daniel e venne sueprato dall'australiano allo scatto. Qui potrebbe accadere il contrario. Ma a vantaggio di Ricciardo c’è il fatto che il rettifilo di partenza di Montecarlo è corto e la distanza fra la griglia e la prima curva è piuttosto breve.

Quindi bisognerebbe sbagliare davvero di tanto la partenza per bruciarsi il vantaggio. Ricciardo però non è l’unico che dispone di un set di gomme viola nuove in più degli altri: anche Hamilton ne ha conservata uno perché, per via del guaio alla pompa di benzina avuto in Q3, ha percorso solo uno stint di qualifica invece di due. Quindi anche Lewis è avvantaggiato dal fatto di poter usare una mescola ultrasoffice più performante dopo il primo pit stop.

Se a Montecarlo chi fa la pole ha già mezza vittoria in tasca, Ricciardo con la mossa della gomma rossa potrebbe avere anche il 70% di vittoria assicurata. Deve solo partire bene e… ovviamente sperare che la pista, dopo la pioggia del mattino, si sia asciugata per le 14! Perché se la gara dovesse partire con gomme intermedie, tutti i discorsi di strategie andrebbero a farsi benedire.


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