Perez festeggia: «Una delle mie gare migliori in F1»

Podio meritato a Monaco, il messicano azzecca tutte le scelte e precede Vettel. Sogna un top team? «Tutti ricordano solo i miei anni negativi in McLaren»

Fabiano Polimeni

30.05.2016 09:34

Tre podi su quattro, alla Force India, li ha ottenuti lui: Sergio Perez (Fisichella, Spa 2009, il primo). A Montecarlo Checo non sbaglia nulla e si porta a casa un risultato meritato. Frutto di una strategia azzeccata e dei contemporanei problemi Ferrari, con Vettel costretto a seguire Massa dopo la prima sosta, nel passaggio da gomme full wet a intermedie.

E' uno dei momenti cruciali della gara del messicano, che racconta così gli istanti che hanno preceduto lo stop al 21mo giro, 8 tornate dopo Vettel, due prima di Ricciardo. «Ogni fermata è stata cruciale per il podio. La prima, ritardandola: stavo tornando ai box per montare le intermedie e ho chisto in curva 15 come andassero e dal box mi hanno detto che non erano così buone, che sarebbe stata una mia scelta. Ho scelto così di fare ancora un paio di giri in più e ha funzionato, perché ci ha permesso di saltare Hulkenberg e un altro. E' stata la chiave della nostra corsa.

Poi abbiamo passato Sainz in pitlane, fino all'ultimo momento decisivo, il passaggio alle slick: fermarmi un giro prima Rosberg e Vettel (30mo Perez contro il 31mo degli altri due; ndr) ci ha permesso di saltarli»

Il resto è cronaca, una resistenza corretta e senza mai trovarsi realmente sotto attacco. La gomma morbida gestita bene, arrivando a fare 48 giri. Perché non le supersoft o le ultrasoft? Le libere avevano dimostrato che non sarebbero durate sulla Force India e anche in caso di gara asciutta a una sosta avrebbero optato per le Pirelli gialle: «E' stato il nostro piano sin dall'inizio, andare su una sosta. Sapevamo che quella morbida era la gomma migliore per garantire una lunga durata. Non saremmo riusciti a far funzionare né durare la ultrasoft né la supersoft». Vettel da tenere sotto controllo alle spalle, così come le gomme: metà gran premio corso così. Un Perez che amette anche di aver ricevuto l'"aiuto" delle condizioni meteo particolari, senza le quali il podio sarebbe stato chiaramente fuori portata. Merito a lui e alla Force India di aver saputo interpretare al meglio l'evolversi delle condizioni: «Non avevamo la velocità per farcela in condizioni normali. Con quelle avute ho corso una delle mie gare migliori in Formula 1; era facile commettere un errore, dovevi restare concentrato su ogni curva sull'asciutto, immagina sull'umido»

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Come da copione, dopo l'exploit di Montecarlo, torna a segnalarsi all'attenzione dei top team. Glielo fanno notare in conferenza stampa, lui però non si sbilancia e ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Spero che non sia solo quello che ho dimostrato in questa gara, spero che sia quanto fatto negli anni. Ho trascorso un periodo difficile in McLaren e sembra che sia l'unica cosa di cui tutti hanno memoria. I tempi in McLaren e non quelli in Sauber e alla Force India. Tutto quel che posso fare è proseguire nel mio lavoro, nel miglior modo possibile, continuare a migliorare come pilota. Penso di esser migliorato molto negli ultimi anni, sono più completo in tutti gli aspetti: qualifica, gara, passo, esperienza. Se arriverà l'occasione sarò pronto, viceversa, quel che posso fare è continuare così»

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