F1 Canada, Hamilton "punge come un'ape" e riapre il mondiale

Il campione in carica vince il GP di Montreal dopo un contatto con Rosberg e un lungo duello strategico con Vettel: "Mi hanno detto di rimanere fuori ma non sapevo se ce l'avrei fatta"

Francesco Colla

12.06.2016 22:55

Lewis Hamilton taglia per primo il traguardo del Gran Premio del Canada omaggiando il grande Mohammed Alì: “Fly like a butterfly sting like a bee” dice via radio al suo team subito dopo la bandiera a scacchi. Il campione in carica, straordinario poleman ieri, ha vinto il settimo round stagionale guadagnando punti pesantissimi sul compagno di squadra Rosberg, quinto, che ora guida la classifica con sole 9 lunghezze di vantaggio.

La Mercedes era partita con la prospettiva di effettuare due soste ma dopo il pit-stop a sorpresa di Vettel la squadra ha deciso di cambiare strategia tirando dritto e optando per un solo pit stop. Scelta vincente, possibile grazie alla straordinaria capacità di gestire le gomme dimostrata ancora una volta dal britannico: “Sto diventando piuttosto bravo con le gomme - ha commentato Hamilton dopo il podio – Penso di esserlo sempre stato ma oggi penso di averle gestite molto bene, non facendo nessun bloccaggio, nessun danno, non usurandole eccessivamente. La macchina aveva un bilanciamento perfetto ed era fantastica da guidare”. 

Nel retro-podio Hamilton e Vettel si sono scambiati alcune battute e il campione in carica non ha nascosto la sua sorpresa per la strategia Ferrari: Non mi aspettavo che ùVettel, ndr) seguisse quella strategia, è stata una sorpresa vederlo rientrare così presto. A me hanno detto di rimanere fuori e io non sapevo se ce l’avrei fatta, perché Seb sarebbe stato veloce una volta rientrato però sono riuscito a eguagliarlo. Mi è piaciuta questa battaglia, correre contro le Ferrari è una delle cose più fighe al mondo, mi piace tantissimo e spero che ci saranno altre battaglie in futuro”. 

Tutto bene quel che finisce bene, dunque, anche se dopo la partenza lampo di Vettel, Hamilton e Rosberg si sono nuovamente toccati, col tedesco costretto a passare sull’erba. Lauda, che dopo il crash di Barcellona non aveva esitato a bollare la questione come un’idiozia, questa volta ha subito chiarito essersi trattato di un “normale incidente di gara” causato dalla scompaginante partenza di Vettel. Hamilton conferma l’involontarietà del contatto spiegando: “La partenza non è stata granché, io e Nico ancora una volta siamo stati troppo vicini. Per una volta vorrei avere un rilascio pulito ma qualcosa continua a non funzionare. Il contatto è stato assolutamente non intenzionale, abbiamo frenato entrambi molto tardi in curva e io ho cercato di non perdere terreno su Nico, lui ha cercato di guadagnarne, entrambi siamo entrati in cruva e ci siamo toccati. Ovviamente non ho fatto nulla di intenzionale, penso che da quella situazione il team abbia perso punti potenziali". 

GP del Canada, l'ordine di arrivo

 


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