Rosberg: «Manovra dura di Hamilton»

Gara compromessa da quanto accaduto in partenza, Nico prova la rimonta ma trova un Verstappen formato maxi sulla sua strada

Fabiano Polimeni

13.06.2016 09:14

Si è decisa tra la partenza e curva 2, la gara di Nico Rosberg. Il tentativo su Hamilton per guadagnare la posizione, il contatto, la traiettoria da allargare e il passaggio nella via di fuga, per rientrare dopo curva 2, piantato, con le monoposto da dietro a sfilarlo. E' stato un Gran Premio del Canada difficile, condizionato da un episodio. Da lì è stata una gara in salita, conclusa in quinta posizione e un margine nella classifica del mondiale eroso fino a lasciare appena 9 punti di vantaggio su Hamilton. 

«Sebastian ha fatto una gran partenza, io una accettabile e Lewis è partito davero male. Dovevo provare la manovra o accettare di stargli dietro. A Barcellona ero andato all'esterno di Lewis e aveva funzionato, ho fatto la stessa cosa oggi (ieri; ndr) e lui ha risposto con una manovra di gara davvero dura», il racconto dell'episodio chiave dalla prospettiva di Nico. 

«Ci siamo toccati e sono andato fuori, questo è quanto. Ero davvero arrabbiato in quel momento, ma sono le corse alla fine e il mio lavoro è di assicurarmi di essere davanti la prossima volta dopo una lotta come quella». Una resistenza decisa da parte di Hamilton, che Rosberg si sarebbe dovuto attendere: ha provato ugualmente a cercare l'esterno, per ritrovarsi nel richiamo in curva 2 l'interno, ma il contatto con l'anteriore destra di Hamilton ha pregiudicato tutto. 

La Ferrari ha sbagliato strategia?

A rendere ancor più complicata una gara già di per sé compromessa, è arrivata una foratura lenta, che l'ha obbligato alla seconda sosta ai box, al giro 51, lui che si era fermato al giro 21 per passare dalle Ultrasoft alle Soft, puntando all'arrivo con un solo pit-stop: «E' stata una lotta in salita, c'era la possibilità di andare a podio, ma ho sofferto una foratura e ho dovuto fermarmi nuovamente». Costantemente in bagarre per rimontare - suo il giro più veloce in gara, con gomme morbide, in 1'15"599, quasi 4 decimi più rapido di Hamilton, che lo ha fatto registrare al penultimo giro e gomme molto vissute - foratura a parte c'è stato un frangente di gara nel quale sembravano potessero esserci dei problemi sulla Mercedes, con spie di attenzione sul volante, legate alle temperature dei freni, come ha spiegato Toto Wolff dopo la gara.

«Siamo arrivati quasi senza benzina, ed è stato un compito enorme dover gestire la macchina con le spie che uscivano sul volante. Con Max è stata una bella battaglia, di nuovo al limite ma una bel confronto. Poi ho dovuto alzare il piede, riprovare, alzare il piede e riprovare. Nel finale, è andata definitivamente a rotoli. Una gara frustrante, ovviamente», conclude Nico, ancora leader del mondiale. La battaglia corpo a corpo con Verstappen è stata la miglior cosa dei 70 giri di gara, il confronto più emozionante e spettacolare. Una resistenza corretta da parte dell'olandese e molto determinata. Il secondo affondo di Rosberg si è concluso con il bloccaggio del posteriore in staccata all'ultima variante, epilogo di una lotta appassionante, che ha premiato la tenacia di Max.


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