F1 Europa, dalle lacrime di Badoer alle polemiche Alonso-Massa

Prima di Baku, tanti episodi da ricordare per un gran premio disputatosi anche a Brands Hatch, Donington, Jerez, Nurburgring e Valencia

Presente in

Fabiano Polimeni

15.06.2016 15:00

Brands Hatch, Nurburgring, Donington, Jerez, Valencia, Baku. Trova l'intruso. Basta un rapido richiamo alle nozioni di geografia per capire che qualcosa, tra le sedi che hanno ospitato il Gran Premio d'Europa dal 1983, anno in cui divenne evento autonomo, non quadra. Si dirà che la modernizzazione di Baku la avvicina idealmente al Vecchio continente, che ha già ospitato altri appuntamenti legati al mondo e alla cultura europea, ma i puristi faticheranno non poco ad accettare l'idea di un GP d'Europa in un paese che confina con Iran, Armenia e Turchia, tra gli altri.

In attesa di registrare quanto accadrà domenica prossima, c'è tutta una storia alle spalle da raccontare, di corse disputate tra Brands Hatch, pista che per prima ospitò il Gran Premio d'Europa nel 1983, e Valencia, ultima, nel 2012, con un podio carico di titoli iridati. E partiamo dall'appuntamento disputato su un altro cittadino, dal sorpasso impossibile e in grado di catturare non poche critiche per il suo layout. E' l'anno della vittoria di Alonso, 11mo in griglia di partenza ma in grado di mettere in piedi una rimonta fortemente agevolata dall'ingresso della safety car e dal ritiro di Vettel, fermato dal cedimento dell'alternatore. Passato, presente e futuro della Ferrari in una singola foto, allora: dietro Alonso arrivarono Raikkonen e Schumacher, miglior risultato per il tedesco dal ritorno in Formula 1 con la Mercedes. 

Brands Hatch, 1985, resterà cara nei ricordi dei tifosi del Leone d'Inghilterra. Sarà la prima vittoria di Nigel Mansell, dopo 71 tentativi e arriverà al volante della Williams-Honda. Episodio chiave fu il contatto tra Rosberg e Senna, che coinvolse anche Piquet e permise a Mansell di giocarsi la prima posizione con Senna, battaglia nella quale potè contare sull'"aiuto" di Rosberg, rientrato proprio davanti ai due in bagarre dopo il pit per la foratura.

Adami, a Baku assetti di compromesso

Inevitabilmente, tra i GP d'Europa che restano nell'immaginario collettivo come una delle gare memorabili nella storia della Formula 1, va annoverata l'edizione del 1993 a Donington, sotto una pioggia torrenziale. Senna quarto in griglia di partenza, al termine del primo giro è già in testa e chiuderà il gran premio con un margine di 1'23" su Damon Hill, doppiando tutti dal terzo posto (Prost) in giù (Alboreto, 11mo e ultimo all'arrivo). Furono più i ritirati, 14, che i piloti al traguardo.

Quattro anni più tardi, a Jerez, per due volte sede del Gran Premio d'Europa, si assegnerà il titolo mondiale e sono due gli episodi chiave di quella corsa. Il più celebre è il contatto tra Schumacher e Villeneuve, che consegnerà il titolo al canadese, lasciando Schumi bloccato nella via di fuga, quello che meno si ricorda accadde in qualifica, con i primi tre piloti che ottennero lo stesso tempo al millesimo: Villeneuve prese la pole position perché il primo a marcare l'1'21"072, Schumacher secondo e Frentzen terzo,

Tra gli incidenti clamorosi (e spettacolari), chiedere a Mark Webber, che chiuse il suo gran premio a Valencia nel 2010 volando sulla Lotus di Kovalainen e abbattendo la cartellonistica in pista. Tanto spavento per Mark, non nuovo all'esercizio, avendolo sperimentato anche a Le Mans nel 1999. 

Altrettanto spettacolare fu il cedimento della sospensione anteriore destra sulla McLaren di Raikkonen al Nurburgring nel 2005, all'ultimo giro e dopo lunghe avvisaglie di una possibile rottura. L'azzardo era l'unico possibile per cercare la vittoria, ma non ripagò team e pilota. Vinse Alonso.

Valencia a parte, per Fernando il Gran Premio d'Europa significa anche la battaglia decisa con Massa, nel 2007 e sempre al Nurburgring, sotto la pioggia. Edizione particolarmente tribolata quell'anno. Winkelhock che si ferma per montare le gomme da bagnato nel giro di formazione e si ritrova in testa al via, quando tutti gli altri (tra quanti non finiscono fuori pista) sono obbligati a fare la stessa scelta. Al primo e unico via in Formula 1 con la Spyker, si trovò anche in "pole position" alla successiva ripartenza. 

La vittoria andò ad Alonso, grazie al sorpasso su Massa, nel finale. I due si toccarono e prima del podio Fernando polemizzò per la resistenza a suo dire scorretta di Massa, indicando la ruotata rimasta sulla pancia di sinistra della McLaren. Un lungo siparietto tra i due tenne banco prima della premiazione. 

Tra i momenti da ricordare e regalati dal Gran Premio d'Europa, nuovamente con il Nurburgring teatro, uno risale al 1984, quando Alboreto e Piquet restarono entrambi a secco non appena superato il traguardo (davanti chiuse Alboreto), l'altro al 1999, con la prima vittoria del team Stewart GP con Johnny Herbert, alla terza in carriera. Di quell'edizione si ricorderanno, oltre al caos creato dalle condizioni meteo variabili, anche le lacrime di Luca Badoer, costretto al ritiro con la Minardi quando era in quarta posizione, a 12 giri dal termine, causa rottura del cambio.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi