F1 Ungheria, Verstappen: settore centrale cruciale

F1 Ungheria, Verstappen: settore centrale cruciale© sutton-images.com

Red Bull si prepara alla gara dell'Hungaroring coltivando aspettative elevate. Horner vuole raggiungere la Ferrari al secondo posto nel mondiale

15.07.2016 14:38

Il Gran Premio d'Ungheria è alle porte e la Red Bull sarà più che mai la squadra da tenere d'occhio. Per quanto fatto a Monaco, per come sono usciti da Silverstone, per i risultati ottenuti nelle ultime due stagioni all'Hungaroring. Vittoria di Ricciardo due anni fa, due macchine a podio nel 2015. Oggi c'è un progetto che Paddy Lowe ha sottolineato come non soffra più l'handicap del motore Renault, perlomeno non con le enormi differenze registrate nello scorso campionato.  

Lo stesso Christian Horner, dopo le difficili prove di Canada e Baku, confida nei circuiti che arriveranno per ridurre ulteriormente il divario di 37 punti che separa Ferrari e Red Bull. «Abbiamo una macchina molto forte, piloti forti e il motore sta migliorando. Non c'è nulla di cui aver realmente paura. Abbiamo fatto 15 punti in più della Ferrari a Silverstone e 13 in più in Austria. Alcune delle piste che richiedono più potenza, come Montreal, Baku e Austria sono alle spalle e quelle in arrivo speriamo sottolineino i nostri punti di forza»

Ferrari a parte, il team principal considera la RB12 sullo stesso piano della Mercedes su alcune piste e l'auspicio è di poter correre all'Hungaroring per la vittoria. Dodici mesi fa Max Verstappen arrivò a un soffio dal primo podio in carriera. Oggi torna con un bottino assai più ricco. «E' una pista grandiosa, mi diverto sempre perché è un circuito piccolo da affrontare con una macchina grande e ti dà un po' la sensazione da go-kart. E' anche difficile per tutte le curve, non hai mai una vera occasione per riposare e solitamente finisci tutto sudato per il caldo», analizza Max. 

Tra le squadre di vertice, in Red Bull hanno operato una selezione di mescole particolarmente equilibrata, senza eccedere con le supersoft, credendo invece più di Mercedes e Ferrari nelle gomme morbide. Coperture sollecitate in quelle che sono le richieste di trazione fuori dalle curve lente, oltre al segmento centrale, ricco di cambi di direzione: «E' il mio preferito, è tutta questione di prendere il punto di corda giusto su una curva per trovarti nella giusta traiettoria per la successiva. Se sbagli perdi tanto, perciò si deve restare concentrati».

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