Hamilton, rebus power-unit: due cambi in un week end?

L'interrogativo è legato unicamente al quando, più che al se. Quando decidere di montare una nuova power unit, scontando la penalità di 10 posizioni di arretramento in griglia, essendo arrivato già al limite dei 5 componenti consentiti per il turbo e il MGU-H. Lewis Hamilton deve fare i conti con uno scenario frutto dei problemi di affidabilità avuti in Cina e in Russia e, pur avendo ancora due motori termici nuovi da poter introdurre durante l'anno, il loro utilizzo - con l'impiego del sesto turbo e MGU-H - farebbe scattare l'arretramento di 10 posizioni.

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Strategicamente la sostituzione andrà effettuata su circuiti meno penalizzanti per le rimonte da centro gruppo, sui quali il sorpasso è agevolato dalla conformazione della pista: Spa, Monza, le "scadenze" prossime. Il vantaggio di montare due power unit nuove in un week end starebbe nella possibilità di ritrovarsi con un insieme di elementi (motore termico, turbo, MGU-H, MGU-K, elettronica di controllo e accumulatore) fresco, da gestire nella rotazione con gli altri elementi dal rientro dopo la sosta estiva (altamente improbabile che si decida di scontare la penalità già a Hockenheim) fino al termine del mondiale, come consentito dal regolamento sportivo, all'articolo 23.4 (e).

«E' una soluzione che potrebbe essere adottata, di sicuro monterò un altro motore, la questione è quando farlo. Chi si occupa delle strategie guarderà alle gare e dirà "Questa è una pista sulla quale è più semplice superare", ma in definitiva la decisione è mia, perché sono quello che sa dove potrò fare il miglior lavoro dall'ultima posizione.

Dovrò fare una scelta strategica, però sarebbe sicuramente bello avere allo stesso momento un paio di motori da parte», ha commentato Lewis, che dopo la gara a Silverstone aveva avuto modo di sottolineare come abbia corso nel finale con una mappatura meno esigente sul motore per preservarlo il più a lungo possibile. 

Gli appuntamenti "scontati" per effettuare la sostituzione è logico siano Spa e Monza, a tal proposito Hamilton va oltre: «Non sono le piste che ho in mente, ma sono buone». In casa Mercedes è Toto Wolff a tracciare il quadro della situazione: «Ci sono svariate alternative su come potrebbero andare le cose e non è scontato che dovremo subire una penalità, ma la probabilità è piuttosto elevata. Il piano iniziale era di affrontare il campionato con quattro motori, ora è di farlo con cinque. Se servirà un sesto sarà perché saremo stati sfortunati nelle ultime gare, ma credo che a quel punto sarà sufficiente».

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Una sola power unit oltre le cinque consentite, l'augurio. Scelta che dovrà tenere conto anche delle possibili evoluzioni che verranno introdotte nelle prossime gare, giacché utilizzare contemporaneamente due power unit nuove per scontare un arretramento a fondo griglia in una sola gara, limiterebbe l'utilizzo di qualsiasi altro sviluppo per Hamilton, che sarebbe costretto ugualmente a pagare una penalità qualora volesse approfittare dell'evoluzione.