Conferenza piloti fra contratti e dimensioni dei trofei

Le domande nel corso dell'appuntamento con la stampa a Budapest sono state svariate, compreso se sia meglio correre a Monza o Imola

Maurizio Voltini

21.07.2016 17:17

Il primo ad essere "interrogato" nel corso della consueta conferenza stampa del giovedì è stato Marcus Ericsson, sia per l'incidente di Silverstone sia per la nuova proprietà della Sauber: «A parte i primi due giorni ho passato una settimana perfetta, sono andato in Italia a farmi curare, sono stato trattato sulla parte colpita e ora mi sento bene, non ci saranno problemi questo weekend. Quella sulla nuova proprietà Sauber è un'ottima notizia, avremo risolto certi problemi finanziari che finora non ci hanno permesso di aggiornare la macchina come volevamo».

Con Felipe Massa si passa invece alle scarse prestazioni Williams nell'ultima gara e alle sue possibilità di restarvi anche l'anno prossimo: «Ci aspettavamo molto di più, Silverstone è stata molto deludente, ma anche la gara in Austria. Dobbiamo capire cosa non ha funzionato in modo adeguato, speriamo di poter tornare presto a punti, anche se questa non è la pista più adatta a farlo, per noi. Ma cercheremo di sistemare la macchina: nelle ultime gare abbiamo portato parecchi nuovi componenti e dobbiamo capire quale sia la miglior combinazione. Per l'anno prossimo, non sono preoccupato: posso ancora portare molta esperienza all'interno di questo team. Col tempo avremo tutte le risposte, ma conto comunque di restare in un team importante. Cercherò di fare del mio meglio gara dopo gara».

Anche a Sergio Perez viene chiesto qualcosa sul suo contratto 2017: «C'è un contratto ma come sapete ho la grande fortuna di avere vari sponsor alle mie spalle, per cui non decido da solo per il futuro. Credo che ci sarà un po' di tempo per pensarci dopo la fase estiva, e decideremo in quel momento. Se la macchina è competitiva? Silverstone è stata una gara molto diversa dal normale, vedremo come andrà nelle prossime, ma credo ci stiamo avvicinando sempre di più a quelli davanti: se vediamo la differenza nei punti, abbiamo ridotto il divario in modo enorme. Cercheremo di fare anche di più e batterli…».

Quello della prossima stagione è un problema già risolto per Carlos Sainz, confermato alla Toro Rosso: «È una bella cosa per me e per chi mi sta vicino. Ora potrò concentrami totalmente sulla gare e su come progredire. Posso essere tranquillo per il 2017 non solo perché sarò ancora in F1, ma anche perché la squadra sta progredendo e quindi potremo essere in posizioni ancora migliori. Se sono pronto per un team di vertice? Come ogni pilota mi sento adatto anche ad un sedile importante, e credo di essere riuscito quest'anno a dimostrare di più il mio valore rispetto all'anno scorso». 

A Max Verstappen viene invece chiesto qualcosa sulla lotta con Rosberg a Silverstone: «Mi sono divertito in entrambe le battaglie con lui. Sappiamo che la nostra macchina è forte sul bagnato e quanto fosse davvero veloce l'ho visto nel passo reale dopo il sorpasso. Poi il secondo posto è stato un ottimo risultato per il team». Questa è un'altra pista favorevole per la Red Bull «In realtà quella migliore era Monaco, ma anche qui potremmo fare qualcosa: vedremo quanto riusciremo a sistemare la macchina e l'assetto nelle sessioni di prove». 

Anche a Rosberg viene chiesto qualcosa in merito al duello: «Questa è la seconda volta che ci troviamo a battagliare. Max ha fatto un ottimo lavoro, ed è stato molto bello riprendergli il secondo posto. Poi ho cercato di andare a riprendere Lewis, ma è andata come è andata». Viene chiesta anche una sua opinione sulla penalità per il team-radio: «Beh, queste comunicazioni sono state esaminate e sono state ritenute non permesse. D'ora in poi ci atterremo ai chiarimenti. Non ho una vera opinione, cerco solo di fare il meglio con quanto è possibile. Ora non saremo più marionette nelle mani degli ingegneri, come pensava qualcuno: io non mi sentivo così, ma capisco la frustrazione degli appassionati. Comunque ho voltato pagina come sempre e ora mi concentrerò sul weekend».

Sarà anche questa una gara a due, con Hamilton? «È troppo presto per dirlo - prosegue Rosberg - La Red Bull e la Ferrari hanno avuto alti e bassi, ma la strada da fare è ancora lunga». Con il vantaggio in classifica ridotto a 1 punto, senti pressione? «No, dopotutto questa è stata la mia stagione migliore finora. Devo solo pensare a vincere e il modo migliore è concentrarmi sul weekend e non pensare alla situazione complessiva di campionato».

Su quanto un pilota possa essere condizionato da fattori esterni, porta a far chiedere che influsso possa avere il fatto di avere già (o no) un contratto per la stagione successiva. Il primo a rispondere è Rosberg, la cui situazione non è ancora definita: «Bisogna stare attenti, perché se ci si pensa troppo, è una situazione che può togliere energie. Per questo da parte mia ho Gerard Berger che se ne occupa, così non mi deconcentro». Molto deciso Sainz: «Non sono certo uno che durante un weekend di gara va a dormire pensando alla situazione di contratto. Magari è nei periodi come quello estivo che hai tempo di riflettere sul tuo futuro, ma ora non ci devo più pensare e quindi quest'anno avrò vacanze serene!». Mentre Massa evidenzia una possibilità: «In gara pensi solo alla guida e quindi la situazione contrattuale non cambia granché il modo di pensare. Però se devi cercare il rischio in un sorpasso, magari ci pensi due volte, se sei nella situazione per cui è meglio portare a casa il risultato…». Sconcertante, ancorché indiscutibile, la risposta di Verstappen: «Non lo so, io non ho mai avuto questo tipo di problema!».

La discussione quindi vira sul fatto che nel 2013 qui in Ungheria i piloti si lamentarono dei trofei dati sul podio. «Da parte mia - risponde Rosberg - voglio solo mettere le mani sul trofeo più grosso…». «Io mi accontenterei di averlo, il trofeo - commenta invece Massa - ma credo sia importante che sia bello, anche per l'immagine del Paese dove si corre. Ci sono state gare in cui non era così, ed è una delusione quando fai una gara bella ma ti danno un trofeo piccolo». Viene commentato che anche a Barcellona vi sia stato questo problema, così Sainz aggiunge: «Parlerò con gli organizzatori, che facciano meglio l'anno prossimo».

Un altro argomento è la disputa fra Monza e Imola per il GP in Italia, e stavolta il primo a rispondere è Massa: «Penso che dobbiamo aspettare, vedere cosa accadrà effettivamente, se annunceranno qualcosa di adeguato e definitivo. Personalmente mi piace molto correre a Monza ma mi piaceva moltissimo anche Imola. L'importante è continuare a correre in Italia, sarebbe tristissimo perdere questo GP». Quindi Rosberg: «Penso sia molto importante mantenere il GP in Italia, con quel pubblico grandioso. Poi entrambe le piste sono belle». Infine, una domanda specifica per Verstappen: che differenza hai trovato fra correre a centro classifica e ora invece nelle prime posizioni? «Non è poi così diverso, perché approcci sempre la gara cercando di essere più avanti possibile. L'unica differenza è che prima mi arrabbiavo quando dovevo lasciare strada agli altri, con bandiera blu, adesso invece quando sono gli altri che non me la danno…». 


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