F1 Ungheria, Ricciardo: “Potevo essere in prima fila”

Ha un po' di amaro in bocca Ricciardo ripensando alla qualifica del GP di Ungheria. DI solito si è contenti quando si è i primi dietro alla Mercedes, ma stavolta la Red Bull si aspettava di più. In fondo quella ungherese era la pista dove due anni fa la squadra in una stagione disastrosa aveva messo sotto proprio le Mercedes. 

Al venerdì la Red Bull sembrava abbonata alla seconda fila, quindi terza o quarta posizione, perché le Mercedes erano sembrate imprendibili nelle prove libere. Ma poi un exploit di Verstappen, ad appena 2 millesimi da Rosberg sabato mattina, nelle libere finali, aveva illuso che la pole fosse alla portata delle monoposto anglo-austriache sempre molto efficaci sulle curve tortuose dell'Hungaroring. E se non la pole, almeno una prima fila. Anche la pioggia che ha rivoluzionato la qualifica, aveva fatto meditare alla Red Bull il colpaccio.

Invece alla fine Ricciardo archivia le qualifiche del GP Ungheria con il terzo posto, in 1'20"280, a 172 millesimi dalla prima fila. In condizioni normali un risultato di cui essere contenti, stavolta invece una mezza delusione. "La bandiera gialla (quella per il testacoda di Alonso n.d.r.) mi ha danneggiato. Ero piuttosto arrabbiato per quell'ultimo giro perché ero in grande vantaggio sul mio tempo precedente e sarei arrivato vicino alla pole position".

Ricciardo tra l'altro è stato protagonista di una spettacolare sbandata nella curva che immette sul traguardo perché è salito con le ruote esterne sul cordolo bagnato, ha sollevato una nube d'acqua vaporizzata e ha per un attimo perso il controllo della macchina e le sue prove avrebbero potuto terminare in quel momento. "È stata una bella sbandata vero?- commenta ridendo il pilota australiano - È stata difficile da controllare, anche perché in quel momento avevo già aperto il Drs per cui non avevo deportata al retrotreno per controllare la derapata".

LA GRIGLIA DI PARTENZA DEL GP D'UNGHERIA