F1 Spa, analisi venerdì: gomme e penalità ancora al centro dell'attenzione

F1 Spa, analisi venerdì: gomme e penalità ancora al centro dell'attenzione

Le temperature inusuali a Spa causano dei grattacapi, anche se non tanto quanto i posti persi in griglia da Hamilton e Alonso

Maurizio Voltini

26.08.2016 17:55

Quando le Mercedes "ci danno su" è ancora una volta Max Verstappen ad approfittarne. Certo, le prove del venerdì non contano per il mondiale come invece è stato nella gara di Barcellona, ma è sintomatico e cabalistico che sia sempre l'olandese ad avvantaggiarsi delle momentanee latitanze delle Stelle d'Argento. La Red Bull ha messo in mostra un ottimo comportamento nella parte mista di Spa, tanto da compensare le carenze in velocità, ma per la gara un tale set-up potrebbe essere troppo vulnerabile ai sorpassi negli allunghi. Verstappen ha approfittato anche del fatto di essere stato praticamente l'ultimo ad effettuare la propria simulazione di qualifica, quindi con la pista ben gommata, ma il distacco dato a Daniel Ricciardo (che non è certo lento sul giro secco) non è proprio risicato.

Per il motivo anzidetto, va valutato ancor più positivamente il terzo tempo stampato subito a inizio velleità da Nico Hulkenberg, che conferma il buon momento della Force India. I motivi della competitività della squadra indiana domiciliata a Silverstone non sono misteriosi: un ottimo motore associato a una buona macchina, assieme ad un'aerodinamica che non svetta in termini di carico assoluto, ma risulta un buon compromesso fra efficacia e penetrazione; al tutto aggiungiamo un team che lavora bene anche negli sviluppi infrastagionali e due piloti sostanziosi. Perché Sergio Perez non è chissà dove (5° tempo dopo il 4° del mattino) e i due driver possono entrambi dare soddisfazioni, a seconda della situazione in gara. Basta che domenica non ci si perda con strane invenzioni tattiche.

Un rischio, quest'ultimo, che può facilmente correre la Ferrari: con l'aumento pomeridiano delle temperature (le più alte registrate a Spa nelle ultime 6 stagioni, fino a 44°C sull'asfalto) la macchina è parsa più difficile da gestire rispetto al mattino, e questo fatto ha portato Sebastian Vettel a "sporcare" l'unico giro buono a disposizione con le gomme supersoft, molto portate al degrado con le attuali condizioni meteo. Ancor peggio peraltro è andata a Kimi Raikkonen, che nel giro della simulazione di qualifica è finito largo a Pouhon: quindi non diamo valore assoluto ai riscontri cronometrici, pur se qualche "aggiustaggio" all'assetto si impone.

Sarebbe davvero un peccato che la Ferrari si lasciasse scappare questa occasione: non parliamo solo di una pista che tendenzialmente non dovrebbe favorire la Red Bull (sui 7 km di tracciato, solo il tratto da Pouhon a Stavelot premia davvero le monoposto ad alto carico alare) ma anche dei "regali" che la Mercedes sta elargendo. Non parliamo del fatto che nell'ultima sessione abbia rinunciato ad utilizzare le più veloci mescole supersoft, quanto delle penalità accumulate da Lewis Hamilton al quale per due volte sono stati sostituiti motore termico, MGU-K, MGU-K e turbo. Nel caso degli ultimi due componenti, si è trattato dei sesti e settimi nella stagione, per cui hanno causato una penalizzazione di 30 posizioni in griglia all'inglese.

Inoltre Nico Rosberg, che dovrebbe essere il primo a poter approfittare di questa situazione, ha avuto qualche battibecco via radio con gli ingegneri, relativamente alle temperature registrate, da quelle di motore e trasmissione fino a quelle di funzionamento delle gomme posteriori. Il team non è infatti al riparo da questi problemi, e pure Hamilton non ha resistito più di una quindicina di giri con le Pirelli a mescola media. Dunque anche stavolta la gestione delle gomme risulterà un fattore determinante in gara: vedremo chi riuscirà ad approfittarne meglio e se l'abbassamento di temperatura previsto per domenica (pur con la scarsissima attendibilità delle previsioni meteo sulle Ardenne) sarà sufficiente a stabilizzare queste problematiche. E per fortuna che i due set prototipo che questo venerdì la Pirelli ha messo a disposizione a titolo sperimentale (mescola soft e carcassa più robusta per resistere meglio alle sollecitazioni di Spa) hanno un po' alleggerito lo sfruttamento delle gomme.

Con le temperature e il conseguente innalzamento delle pressioni di esercizio dei pneumatici sta lottando la Haas, oggi dimostratasi veloce sia con Romain Grosjean sia con Esteban Gutierrez, ma anche sensibile a questo aspetto della questione che porta in pochi giri a scivolare troppo, innescando una reazione a catena con ulteriore incremento delle temperature sulle gomme e così via. Al riguardo va detto che, per i motivi già detti di pista gravosa sui pneumatici, la Pirelli ha voluto stare sul sicuro imponendo pressioni minime piuttosto alte. Da rimarcare in positivo anche l'undicesima prestazione di Pascal Wehrlein, forse "stimolato" dal 16° tempo al mattino di Esteban Ocon, che ha ben iniziato il suo debutto ufficiale in un intero GP: entrambi sono da tenere d'occhio su una pista dove il pilotaggio conta.

Pur con qualche vicissitudine al mattino, i motori Honda evoluti sono parsi ben diversi dai "GP2 engines" di cui si lamentava Fernando Alonso nella scorsa stagione. Purtroppo per lui potrà probabilmente avvantaggiarsene di più Jenson Button, visto che la completa sostituzione fra le due sessioni, per perdite del liquido di raffreddamento, ha causato ben 35 penalità in griglia (ovviamente solo teoriche) per l'asturiano. Stiamo tornando a parlare di penalizzazioni quasi umoristiche nella loro esagerazione, pur se non siamo (ancora) ai livelli delle scorse stagioni, e a quelle citate aggiungiamo i 10 posti che perderà (?) Marcus Ericsson per la sostituzione del sesto turbo. Vedremo dopo la qualifiche come verranno applicate queste sanzioni a stabilire la coda dello schieramento: insomma, c'è quasi più suspence su chi partirà ultimo in griglia che non per la pole position…

GP del Belgio, tutti i tempi del venerdì


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