Il GP d'Italia è salvo: si rinnova l'accordo tra F1 e Monza

Il GP d'Italia è salvo: si rinnova l'accordo tra F1 e Monza©  sutton-images.com

Manca la firma ma è ormai certo che il GP d'Italia si correrà a Monza per i prossimi tre anni: i soldi arriveranno da Aci e Regione Lombardia

F. Colla e F. Polimeni

31.08.2016 13:14

"Per prossimi GP d'Italia di F1 a Monza firmeremo un contratto da 68 milioni euro, al 100% a carico di ACI e Regione Lombardia. Mi tremano i polsi". Parole del preisdente ACI, Angelo Sticchi Damiani  alla conferenza stampa di presentazione del Gran Premio d'Italia di Formula 1"Abbiamo lavorato duro, ma con un gioco di squadra importante siamo arrivati a definire il contratto del rinnovo per il Gran Premio di Monza con Bernie Ecclestone. Nelle prossime ore gli avvocati si scambieranno le ultime considerazioni a Londra. Confido nella firma nel corso del fine settimana"

Una trattativa complessa, durata mesi, perché "non si poteva accettare di perdere questo Gran Premio in Italia" prosegue Sticchi Damiani. Salvare il GP non è stata né una scelta facile né indolore: "Per ACI sarà un grandissimo sacrificio, il discorso non si concluderà con la firma, inizierà con la firma. Passare da un evento che sostanzialmente si autofinanziava a uno che avrà bisogno di un’inezione di liquidità per questi tre anni di rinnovo, ha sconvolto le logiche e gli equilibri. Cinque milioni all'anno arriveranno dalla Regione Lombardia per tre anni, il resto è di ACI. Confidiamo che la cifra si assottigli il più possibile (con supporto degli sponsor; ndr), senza illusioni di arrivare a un pareggio: è impensabile"

Presenta ala conferenza anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: "C'è soddisfazione per il risultato, pur con tutta la prudenza. Il contratto bisogna firmarlo venerdì e ci sono tante persone da ringraziare: voglio esprimere un ringraziamento sentito, non formale, per Angelo Sticchi Damiani. Ci siamo sentiti tantissimo negli ultimi mesi, senza di lui oggi non potremmo brindare a questo risultato. Come Regione abbiamo accettato di svolgere un ruolo diverso, di sostegno concreto: mettendoci soldi. Abbiamo deciso di investire sul Parco di Monza. Nell’assestamento di bilancio abbiamo approvato lo stanziamento di 20 milioni di euro per spese d’esercizio nei prossimi due anni, risorse servite e serviranno per il rinnovo dell’accordo sul GP ma per rilanciare e fare del Parco di Monza un’attrazione internazionale". Ora non rimane che attendere una firma ormai certa, dal momento che la discussione è sostanzialmente esaurita: la parola agli avvocati e l'annuncio ufficiale durante il prossimo weekend. Il GP d'Italia è ormai salvo

Ma se l’attenzione era tutta per le sorti del rinnovo contrattuale è da sottolineare la durata dell'accordo: un impegno triennale, diverso rispetto alla prospettata durata su sette anni avanzata nei mesi scorsi: "Tutti sappiamo che c’è un movimento in corso ed è un mondo che si evolve, quello della F1 - ha proseguito il presidente Aci -  sono convinto che, se tutto restasse com’è, un rinnovo (oltre la scadenza del contratto da siglare; ndr) alle stesse condizioni non dovrebbe avere delle difficoltà. Vediamo cosa accade, sappiamo che in Europa ci sono difficoltà per tanti organizzatori. L’Europa è il cuore della F1, abbiamo visto all’estero quante meteore sono passate (Corea, Turchia, India), non è solo questione di soldi, è di cultura: qui, a Silverstone, a Spa, a Montecarlo è nel DNA della gente la F1. Se andate a vedere i numeri dell’Azerbaijan, sono numeri da 14 mila persone in tre giorni. Dobbiamo aspettare che si assesti questo tsunami che ha portato a depauperare l’Europa dalla F1. Vediamo cosa accade, nei tre anni ci saranno probabilmente dei ripensamenti per cui non basterà dire “Ho i soldi”, ma vedere se è in grado di attecchire, quel che è mancato nei tre esempi che ho detto"

La conferenza di presentazione del gran premio arriva all’indomani della rinuncia alla sospensiva del TAR da parte di FormulaImola, attore interessato a subentrare a Monza nell’organizzazione del Gran Premio d’Italia. Sui rapporti con i gestori dell’Enzo e Dino Ferrari, Sticchi Damiani non ha nascosto come, in presenza delle attuali condizioni, siano venute meno anche ipotesi ulteriori per Imola. "E’ un impianto importante, a cui sono particolarmente legato. Mi aspetto quello che mi aspettavo anche prima, il Gran Premio d’Italia è a Monza, la legge di Stabilità ha detto che l’ACI può spendere le risorse per il GP d’Italia a Monza. Tutte le deleghe avute da Governo, Parlamento e ACI sono univoche: vorrei si prendesse atto. Trovo legittimo che Imola faccia di tutto perché ci sia un gran premio a Imola, personalmente avevo un’idea e l’avevo sussurrata, è difficile però trovare accordi a colpi di ricorsi e mi sono sentito fortemente attaccato. Imola sarebbe stata un’ottima soluzione di ripiego se non fosse arrivato l’accordo totale, completo, tra la Federazione e il territorio. Era un’opzione B, se si avvera l’opzione A…".

Un punto fermo arriva anche da Ivan Capelli, presidente di AC Milano, sulla configurazione del tracciato. La precedente gestione di SIAS aveva prospettato importanti modifiche al circuito, funzionali anche alla MotoGP. Quegli interventi, la riprogettazione del curvone Biassono, della prima variante e della Roggia, non sono all’ordine del giorno: "Nei mesi scorsi abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti Dorna; in virtù di quella che era la situazione con la Formula 1, si è deciso di posporre eventuali decisioni nel prossimo futuro sulla modifica, al momento posso confermare che il circuito resta con questa conformazione anche nel 2017". Circuito che, va ricordato, nel 2017 potrebbe anche entrare nel calendario del Mondiale Endurance, operazione sfumata in questa stagione (a favore di Città del Messico) ma per cui si sta lavorando attivamente.

 


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