Formula 1 Monza, Vettel: "Possiamo salire sul podio ma anche di più"

Alla vigilia del GP d'Italia il tedescp Ferrari commenta gli obiettivi per la gara, l'andamento della stagione e il contatto di Spa-Francorchamps

Francesco Colla

01.09.2016 17:01

Dodici mesi fa la situazione era diversa. Sebastian Vettel si presentava a Monza forte di due vittorie già conquistate durante la sua prima stagione in Ferrari. Ci sarebbe anche salito, anche se sul secondo gradino, sul podio del gran premio di casa (per la Scuderia), prima di vincere la terza gara stagionale a Singapore. 

Poi un 2016 al momento avaro di soddisfazioni. E il tedesco è sempre più insofferente nei confronti di chi gli chiede, per l’ennesima volta “cosa c’è che non va”. Come tutti i piloti vorrebbe vincere e andare più veloce degli altri ma al momento la Scuderia ha tutta la fiducia del quattro volte campione: “Non mi sento vecchio e ho ancora tempo a disposizione. Non sono una persona paziente come non lo sono i ragazzi del team ma la risposta è semplice, finora non siamo stati abbastanza veloci e non abbiamo raccolto abbastanza punti. Ma sono fiducioso che torneranno giorni migliori”

Possibilmente a stretto giro: Qui a Monza abbiamo buone opportunità di salire sul podio e forse anche di più. Noi vogliamo sempre lottare per il campionato, finora non siamo abbastanza veloci ma stiamo lavorando per cambiare. Siamo tutti carichi a mille ma ci vorrà ancora un po’ di tempo”

La scorsa settimana in Belgio sembrava che le Ferrari fossero in grado di lottare per la vittoria ma non lo sapremo mai, visto il “pasticciaccio brutto” alla prima curva di Spa: “Monza arriva al momento giusto perché abbiamo bisogno della spinta dei tifosi. Spa si stava sviluppando in modo positivo, avevamo un buon passo e ci stavamo riavvicinando a quelli davanti a noi”. Poi il contatto che ha mandato tutto in fumo. Colpa sua, mia, tua. Poco importa ormai: “Non c’è molto di cui discutere e quanto accaduto è chiaro, pensavo che ci fosse solo Kimi all’interno invece eravamo in tre. Max ha deciso di non rallentare e non riuscivo a vedere quanto succedeva dagli specchietti. Se avessi saputo che la situazione era quella avrei lasciato più spazio”.

Tra i due ferraristi la situazione è stata chiarita ma non tra Vettel e Verstappen: “Il problema di Verstappen è quando si muove in frenata perché c’è un grosso rischio di causare incidenti. Ne avevamo già parlato e pensavamo che avesse capito ma evidentemente dovremo rifarlo”.

Seb si aggiunge dunque alla lunga lista di persone che vogliono fare due chiacchiere con l’irruento talento olandese (vedi Niki Lauda e il partente Felipe Massa). E secondo il tedesco se si lasciassero sbrigare queste faccende da uomo a uomo (“anche con un cazzotto” dice ridendo) probabilmente la Formula 1 sarebbe meno “avvocatesca” e più umana: “Non invidio il lavoro degli steward e non vorrei essere uno di loro: ci sono troppe regole e il risultato è che ogni scenario viene trattato in modo diverso ed è impossibile avere coerenza. Se venisse lasciato alla nostra responsabilità risolvere queste situazioni migliorerebbe il rapporto tra i piloti ma purtroppo non ci viene più permesso. Ci sono troppi cuochi in cucina”.

 


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