F1 Monza, i piloti chiedono più coerenza ai commissari

F1 Monza, i piloti chiedono più coerenza ai commissari© sutton-images.com

Questo uno degli argomenti principali nella conferenza al GP d'Italia, oltre all'incidente di Magnussen e alle prestazioni di Toro Rosso e McLaren

Maurizio Voltini

01.09.2016 17:37

In prima fila alla conferenza stampa dei piloti a Monza, e soprattutto reduce dal gran botto a Spa, Kevin Magnussen è il primo al quale viene posta una domanda, ovviamente sulle eventuali conseguenze di quell'incidente: «No, questi giorni li ho passati rilassandomi, in modo abbastanza normale - rassicura il pilota danese - Non c'era nulla di rotto, per cui ho sentito un po' di dolore ma non ho dovuto fare nessun trattamento speciale. Mi sono preso giusto un paio di giorni di riposo». Con che spirito tornerai al volante? «Se queste sono le conseguenze dopo un incidente come quello, è chiaro che la macchina è molto sicura, per cui non vedo nulla di cui preoccuparsi. Anzi sono ottimista perché a Spa siamo stati sorpresi per come eravamo più competitivi, già in qualifica: qui è simile, per cui spero che saremo ancora sullo stesso livello».

Presente anche Esteban Gutierrez, al quale si chiede quando arriverà finalmente in zona punti: «Credo sia una possibilità imminente: alla fine riusciremo ad arrivare nella top ten, è il nostro obbiettivo. La stagione non è stata semplice, ma abbiamo progredito molto e possiamo vedere molti aspetti positivi. Ora l'importante è trovare regolarità e passo in gara. La collaborazione con Ferrari? Sicuramente è molto importante per il team, il loro sostegno ci ha dato fiducia. Un rapporto che credo continuerà, che andrà avanti nel modo giusto anche nei prossimi anni».

Si passa quindi a Carlos Sainz, al quale fra l'altro si fanno gli auguri perché oggi ha compiuto 22 anni, e gli si chiede quanto nelle scarse prestazioni mostrate ultimamente dalla Toro Rosso sia imputabile alla power unit senza aggiornamenti (il motore Ferrari è quello del 2015): «Non stiamo vivendo il nostri miglior momento, è chiaro. Né a Hockenheim né a Spa siamo riusciti a fare quello che volevamo, non siamo al punto che vorremmo. Pensavamo di essere pronti ad affrontare i problemi prestazionali che sapevamo sarebbero arrivati per la mancanza di aggiornamenti al motore, ma è stata più difficile di quanto ci aspettassimo. Stiamo comunque lavorando molto per cercare di dare una svolta a questa situazione, in questo momento difficile. Però sarebbe stato bello vedere a Spa cosa saremmo riusciti a fare in gara: eravamo settimi dopo la partenza, prima della foratura, ma è andata così. Sono comunque più soddisfatto dell'anno scorso, quando avevo avuto molti problemi di affidabilità. Continuavo a dire che senza questi problemi avrei mostrato quello di cui sono capace, e la regolarità di quest'anno mi ha permesso di recuperare molti punti, ma ora sarà difficile mantenere lo stesso passo».

«La gara di Spa è stata molto positiva per la squadra - è invece la dichiarazione di Jenson Button - la macchina nelle curve andava in modo fantastico e sono contento nel complesso: siamo andati molto meglio di quanto ci aspettassimo. Ovviamente la mia gara è stata molto breve, ma se guardiamo al passo gara tenuto da Fernando, è stato molto buono. Qui a Monza, invece, è un circuito decisamente difficile per noi, ma la Honda ha fatto un gran lavoro e abbiamo fatto molti progressi, per cui la strada davanti a noi è positiva».

Si chiede quindi un parare sul ritiro annunciato da Felipe Massa proprio poco prima della conferenza, e il primo a rispondere è Magnussen: «Io non guardavo ancora la Formula 1 quando lui aveva iniziato a correre… Beh, se pensa che questo sia per lui il momento giusto, allora "in bocca al lupo"». «Credo sia una decisione saggia - conferma Gutierrez - anche se sempre difficile da prendere. Ho splendidi ricordi di lui, la sua carriera è stata incredibile e gli auguro ogni bene». «Credo siano ormai 15 anni che corriamo assieme - ricorda Button - ed è una strana sensazione pensarci. È arrivato così vicino al campionato del mondo… Per molti motivi è una decisione coraggiosa, ma ha sicuramente i suoi motivi». Quindi Sainz ricorda un episodio: «L'ho incontrato la prima volta che avevo 9 anni, ed è stato molto gentile con me. Ho un grande rispetto per lui».

Sulla coerenza di certe decisioni del collegio di gara (si è parlato di Verstappen, ma anche dell'episodio fra Hulkenberg e Alonso in corsia box) oltre a Vettel e Raikkonen si sono espressi gli altri, a partire da Sainz: «Sono d'accordo con quello che hanno detto su questo punto: credo che finora la costanza nell'assegnare le penalità non sia stata sufficiente. Anch'io ho avuto sanzioni differenti per le stesse violazioni. Non c'è sufficiente coerenza, e credo che su questo siamo tutti d'accordo». Button lo conferma e aggiunge: «Forse è difficile ottenere questa coerenza perché ogni gara è complicata». «Sono successe cose strane in alcune occasioni - conclude Gutierrez - e credo anch'io che una maggiore omogeneità sarebbe meglio per tutti».


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi