Formula 1 Monza, Raikkonen: "Il nuovo motore è un buon passo avanti"

Kimi Raikkonen è loquace e quando Iceman si “scioglie” normalmente è buon segno. Il venerdì di Monza si è concluso con le Ferrari precedute dalle Mercedes ma il gap rispetto alla mattinata è stato ridotto e almeno le Red Bull sono dietro. Insomma sembra che la Scuderia Ferrari abbia buone prospettive di correre un gran premio combattivo davanti al pubblico di casa. Al termine delle libere 2, chiuse al quarto posto dal finlandese con un tempo di 1.23.427 ottenuto con gomme supersoft, Raikkonen ha commentato: “Credo che nel complesso non sia andata troppo male, la macchina ha dato buone sensazioni anche se come sempre ci sono cose da migliorare, ma direi che abbiamo iniziato piuttosto bene”.

Non tutto è filato liscio e Kimi è entrato in pista per la simulazione qualifica è stato rallentato dalle bandiere gialle bandiere gialle a causa di Ocon, fermo in pista tra Roggia e Lesmo. Comunque sembra che la nuova power unit montata sulla SF16-H (per cui la Scuderia ha speso gli ultimi tre gettoni disponibili per la stagione) soddisfi il finlandese: “Il nuovo motore è un buon passo avanti: come sempre non mettiamo delle cose in macchina da cui non ci aspettiamo miglioramenti. Si tratta di un processo di miglioramento in tutti i settori, piccole cose ma siamo nella direzione giusta”.

Alcuni dubbi arrivano invece dal fronte gomme. Domenica a Monza debutteranno le supersoft, ad affiancare morbide e medie, che potrebbero rivoluzionare la strategia soste di molti team. A Monza normalmente si opta per un solo pit stop, ma con le gomme rosse la questione potrebbe cambiare e Raikkonen ha provato la simulazione gara proprio con le supersoft: “Non so se faremo una sola sosta – prosegue il ferrarista - è ancora troppo presto per dirlo. Abbiamo avuto un piccolo problema con le gomme, c’è stato un taglio nella gomma anteriore di cui non abbiamo ancora capito il motivo, e questo ha penalizzato il nostro long run. Ma a parte questo abbiamo lavorato abbastanza e vedremo cosa riusciremo a fare domani”.  

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