Formula 1 Monza, Red Bull limita i danni e guarda a Singapore

Il team conserva 11 punti di margine sulla Ferrari nel mondiale Costruttori dopo la gara sul circuito più difficile dell'anno per la RB12

Fabiano Polimeni

05.09.2016 08:53

La gara più difficile dell'anno, per loro, è alle spalle. La Red Bull riparte da Monza avendo fatto il compitino della vigilia: limitare i danni  su un circuito ostico. Nel mondiale Costruttori sono 11 i punti di vantaggio sulla Ferrari e Ricciardo ne conserva 18 su Vettel nella graduatoria piloti. Si aspetta ben altra competitività a Singapore, tra due settimane. 

La cronaca del GP d'Italia del pilota australiano dice di una gara vissuta a lungo sul confronto con la Williams di Bottas, veloce sul dritto quanto basta per controllare la Red Bull. La mossa che aiuta Ricciardo a smarcare gomme e strategia arriva in occasione della seconda sosta, quando sceglie di andare lungo per sfruttare le gomme supermorbide nel finale di gara. La quinta posizione è frutto di un bel sorpasso, maturato negli ultimissimi metri della staccata in prima variante. 

«Ero piuttosto vicino a Valtteri a metà gara e sapevamo di poter lottare per quella posizione (la quinta; ndr). E' stato un sorpasso divertente, non volevo passare la giornata a recriminare sul non averci provato. E' un pilota leale e mi ha visto negli specchietti, sapevo che non avrebbe chiuso la porta e ci ho provato», racconta Racciardo, le cui aspettative su Monza non andavano oltre quanto ottenuto in pista: «Speri in un podio a ogni gara, ma realisticamente, qui, pensavamo la Ferrari avrebbe avuto un vantaggio su di noi e che anche Williams e Force India sarebbero state forti, così avevamo nel mirino la quinta posizione. Chiudere quinti e settimi rappresenta una limitazione dei danni. 

Le prestazioni messe in mostra quest'anno e i risultati ottenuti mi rendono eccitato al pensiero della sfida di Singapore, dove credo saremo in lotta per le posizioni al vertice».

Se Ricciardo si è trovato a dover lottare realmente con il solo Bottas, la domenica di Verstappen è stata ancor più movimentata, causa problema in partenza, che l'ha obbligato a recuperare il terreno perso, per chiudere là dove era partito: settimo. «Al via è entrato l'anti-stallo, non so cosa sia successo e dovrò analizzarlo. Dopodiché è stata una gara molto difficile, perché sei obbligato a spingere forte sulle gomme per superare e questo ha compromesso la strategia (due pit, supersoft-soft-soft; ndr) ma alla fine l'ultimo stint è stato positivo. Credo abbiamo fatto il massimo che potessimo con le gomme e possiamo essere contenti.

La macchina si è comportata molto bene, pur su una pista che non è la nostra preferita, guardiamo ora a Singapore e speriamo di ottenere una prestazione consistente». Un finale di campionato lontano dall'Europa e con tante occasioni per tenere viva la partita per il terzo posto nel Costruttori e difendere la posizione. Singapore ma non solo, perché su circuiti come Suzuka e Abu Dhabi il potenziale Red Bull sarà in grado di esprimersi al massimo e già a Marina Bay dovrebbe arrivare un'evoluzione della power unit Renault, in anticipo rispetto alle previsioni che volevano il debutto a Suzuka. Spesa di un paio di gettoni, che tornerà utile anche su piste come Città del Messico e Interlagos. «Sapevamo che Monza sarebbe stata la sfida più grande di tutto il calendario. Era un week end nel quale limitare i danni e credo abbiamo ottimizzato la prestazione con due ottime gare dei nostri piloti.

Durano 500 metri le speranze Ferrari

Lasciare l'Europa con 11 punti di vantaggio sulla Ferrari e dirigersi verso piste che, speriamo, sottolineino i nostri punti di forza più di Monza, significa che è stato un week end positivo», ha analizzato Christian Horner. 

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