Test Pirelli, la "prima" di Mercedes con le gomme larghe

Wehrlein impegnato per due giorni al Paul Ricard, mentre la Ferrari gira a Barcellona con Raikkonen e Vettel

Fabiano Polimeni

07.09.2016 09:19

Centotrentaquattro giri, per cominciare. Al Paul Ricard è iniziata la tre giorni di test Pirelli con Mercedes, terza scuderia impegnata nello sviluppo delle gomme larghe 2017 e ultima a esordire in pista con le coperture dalle dimensioni maggiorate del 25%. E' stato Pascal Wehrlein a girare su una W06 Hybrid martedì e lo stesso accadrà oggi e domani. Pista asciutta e condizioni ideali in Francia per proseguire il programma iniziato il mese scorso e che ha visto già protagoniste Ferrari (a Fiorano) e Red Bull (al Mugello). Nuove mescole e strutture da verificare.

Impegno su due fronti per il gommista, poiché in Spagna, a Barcellona, è stato il turno di Kimi Raikkonen mettersi al volante della SF15-T modificata. Per lui 111 giri e medesime condizioni climatiche favorevoli, con pista asciutta, per l'intera giornata. Nel caso dei test condotti con la Ferrari, si tratta della seconda uscita e dalla Pirelli erano giunte richieste alla scuderia di incremento del carico aerodinamico sulla macchina 2015. La scuderia ha comunicato che oggetto delle prove è stata una mescola media, testata per 46 giri al mattino e 65 al pomeriggio.

E' fondamentale che si possano avvicinare quanto più possibile i valori deportanti che si avranno il prossimo anno, perché i test attuali diano riscontri significativi e permettano di valutare il comportamento delle varie soluzioni portate in pista dal gommista. Barcellona rappresenterà il "metro di paragone" per quantificare l'incremento prestazionale atteso con le nuove regole tecniche 2017, pur avendo più volte ribadito Pirelli come preferisca affrontare le sessioni di test invernali propedeutiche al prossimo campionato su piste capaci di proporre temperature elevate a febbraio e marzo. E sulla SF15-T si è vista un'estensione delle paratie verticali davanti alle ruote posteriori, collegate al fondo, a "sigillare" ulteriormente l'area.

«Abbiamo tutti i dati iniziali delle simulazioni a Barcellona, forniti dalle scuderie, esiste già un'indicazione di dove crediamo che macchine e gomme saranno in termini di simulazione. E' una fase nella quale è prematuro farsi un'idea su quanto saranno veloci queste gomme, i tempi al momento sono irrilevanti», ha spiegato Paul Hembery, confermando l'esigenza essenziale per Pirelli di avere un «livello di carico aerodinamico perlomeno vicino a quello che ci aspettiamo per il prossimo campionato, poiché ha un grande impatto nel modo in cui le mescole reagiscono e si comportano. E' una curva di apprendimento per tutti, squadre incluse, che hanno fatto un lavoro fantastico fornendoci questa base di partenza».


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