Formula 1 Singapore, cos'è la barra antirollio che ha "fregato" Vettel

Formula 1 Singapore, cos'è la barra antirollio che ha "fregato" Vettel

Il ferrarista partirà ultimo al GP di Singapore a causa di un guasto alla barra antirollio in Q1: ma forse non è stato l'unico problema ad affliggere la sua SF16-H

Alberto Sabbatini

17.09.2016 18:04

A che serve la barra antirollìo che si è rotta sulla Ferrari di Vettel? Già il nome spiega di che si tratta: la bara antirollìo è una piccola asta d’acciaio che collega le due sospensioni di un asse dell’automobile. E serve a irrigidire l’auto, quindi a ridurre il rollìo della macchina in curva, ovvero l’oscillazione per effetto della forza centrifuga. Con una barra antirollìo rigida, la macchina “rolla” meno, rimane più “piatta” e aderente a terra in curva. E le gomme lavorano meglio. Serve a migliorare aderenza e tenuta di strada. Ecco perché la frustrazione di Vettel durante quel giro “azzoppato” in cui non riusciva a curvare forte perché la macchina sollevava la ruota interna da terra.

Da qui è nata anche una piccola polemica “a caldo” tra pilota e team. Nel messaggio radio di Vettel mentre entrava ai box negli ultimi minuti della Q1, è emerso tutto il suo nervosismo per l’inconveniente. Ma anche per la strategia scelta da Maranello. Vettel ha detto via radio: ”È stato stupido (intendeva dire: proseguire il giro), abbiamo perso del tempo”

Vettel si riferiva a quel giro in più che ha percorso con la macchina azzoppata per tentare di fare un tempo che lo facesse entrare nei top 16 e proseguire la qualifica verso la metà griglia. Vettel aveva chiuso il primo giro con il 21° tempo, a ben 4”8 dal miglior tempo (di Raikkonen) e avrebbe preferito rientrare subito ai box al giro successivo per tentare una riparazione, avendo avvertito il problema alla macchina che rispondeva male. Tanto che aveva subito azzardato la diagnosi poi rivelatasi abbastanza azzeccata: un guasto alla barra antirollìo. 

Il box del Cavallino invece gli ha detto di andare avanti e fare comunque un secondo tentativo disperato di un giro veloce. Che non è venuto fuori perché la Ferrari non “girava”. Anzi, era peggiorata talmente che alzava ripetutamente la ruota anteriore interna a centro curva. Nel dopo qualifiche si è scoperto che a rompersi era stato esattamente un collegamento della barra antirollìo, non la barra stessa.

Tutto l’universo dei tifosi ferraristi che seguivano le prove in TV si è diviso a caldo sui social riguardo alla scelta del box Ferrari anche con toni coloriti. Qualcuno sosteneva che la Ferrari doveva fermare subito il pilota per procedere alla riparazione e cercare di rimandarlo in pista in extremis. Altri dicevano invece che bene aveva fatto il box a lasciar fuori Seb per tentare un ulteriore giro. 

Ma sarebbe cambiato qualcosa se Vettel fosse tornato ai box subito, con circa 7/8 minuti di qualifiche Q1 ancora da disputare invece di provare a fare un giro veloce “azzoppato”? Purtroppo non sarebbe servito; e bisogna dirlo chiaramente, a dispetto di quanti accusano il box Ferrari di strategia sbagliata. Perché sostituire una barra antirollìo rotta porta via ben più di 5/6 minuti, cioé il massimo che aveva a disposizione Vettel per fare la riparazione e tornare in pista in extremis per un giro veloce. Potrebbe bastare quel tempo se il guasto riguardasse la barra antirollìo anteriore su cui si può intervenire rapidamente togliendo il “coperchio” sul musetto che permette l’accesso alla sospensione anteriore. 

Ma siccome il guasto riguardava la barra antirollìo posteriore, per una riparazione ci vogliono anche più di 20 minuti. Una riparazione del genere richiede lo smontaggio di una parte della carrozzeria dietro e un intervento sulla sospensione in una zona - quella posteriore - fra motore e cambio dopo le mani dei meccanici lavorare con molta difficoltà perché la zona è compatta, fitta di braccetti, rinvii e bulloni, e caldissima perché ci passa lo scarico. Serve tanto tempo perché è un lavoro complicato e di precisione.

Evidentemente dalle riprese Tv, dall’analisi della telemetria e dalle sensazioni a caldo di Vettel, la Ferrari aveva capito subito che il guasto riguardava la barra posteriore e quindi non avrebbero mai avuto il tempo per una riparazione lampo in pit lane durante la Q1. 

Quello che però appare strano è il comportamento esageratamente difettoso mostrato della monoposto di Vettel in curva. Un tecnico del mondo dei GP ci ha confermato che un guasto alla barra antirollìo non incide così pesantemente come invece si è visto in tv. Tanto è vero che è prassi comune sul bagnato staccarla, cioé non farla lavorare per ammorbidire l’assetto e far rollare di più la macchina. Una barra antirollìo rotta o staccata non dovrebbe in teoria far alzare su tre ruote una F1 in curva. Effetto che si manifesta invece quando si rompe una sospensione. Forse è successo qualcos’altro nel retrotreno della Ferrari n.5. Quando i meccanici del Cavallino  smonteranno del tutto la macchina di Vettel nella notte di Singapore il difetto emergerà nella sua completezza e ne sapremo di più.  

GP di Singapore, la griglia di partenza


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