Formula 1 Singapore, largo alla "fantasia" (tattica)

La gara di Marina Bay ha offerto un quadro strategico con tante diverse scelte, sul numero di fermate come nell'alternanza delle mescole

Fabiano Polimeni

19.09.2016 14:08

Si è discusso tanto (e giustamente) della tattica Ferrari con Kimi Raikkonen, ma il Gran Premio di Singapore ha regalato anche altri spunti di analisi per quel che riguarda le scelte strategiche e l'impiego delle tre mescole messe a disposizione dalla Pirelli. In termini puramente velocistici, le simulazioni effettuate dal gommista alla vigilia della gara davano le tre soste favorite. Nico Rosberg vince effettuando due sole fermate e tra quanti chiudono nella top ten, è stata la tattica preferita, privilegiata anche da Vettel, ALonso, Perez, Kvyat e Magnussen. In particolare va segnalata la scelta di Sergio Perez e della Force India.

Arretrato in 18ma posizione dopo le qualifiche per non aver rispettato le bandiere gialle in Q2, ha sfruttato immediatamente l'ingresso della safety car per impostare una gara tutta sulle gomme morbide. Due stint, dal secondo giro al 25mo e poi fino al traguardo, realizzando lo stint più lungo con le Pirelli gialle: 36 passaggi. Perez che non è nuovo a "imprese" del genere, abile a gestire la gomma e andare oltre quelle che erano le raccomandazioni di utilizzo fornite dalla Pirelli (31 giri con le soft, 23 con le supersoft e 18 con le ultrasoft). Eppure, qualche dubbio sulla possibilità di poter chiudere la gara con due soste era emerso nelle conversazioni via radio con il muretto, nella fase in cui era in lotta con Kvyat. 

Due stop anche per Vettel, le cui esigenze erano quelle di affrontare una lunga prima parte di gara, da qui la decisione delle gomme morbide sin dal via, per poi essere aggressivo con le ultrasoft, montate al giro 24 e al giro 42. Va segnalato come siano state solo le due Ferrari a scegliere per l'ultimo stint di gara la gomma più morbida, avendo puntato sulle supersoft sia Ricciardo che Hamilton, nonostante avessero da parte due treni di ultrasoft usate.

Sembrava che le due Red Bull al sabato avessero creato i presupposti per un vantaggio a inizio gara, con la Q2 superata con gomme supersoft. Ma né Ricciardo, né Verstappen ne hanno beneficiato, a conti fatti. L'australiano si è fermato in simultanea con Hamilton, giro 15, Verstappen già al 13mo, per togliersi dal traffico dopo una partenza da dimenticare. 

E' stata rovinata dalla bandiera nera con bollino arancio la gara di Sainz, costretto a fermarsi per rimuovere il deviatore di flusso penzolante sulla pancia di destra dopo il contatto con Hulkenberg. Dalla comunicazione della direzione gara, entro 3 giri c'è l'obbligo di effettuare la sosta: è arrivata al settimo passaggio, troppo in anticipo per non dire addio ai sogni di gloria. 

Chi ha deciso di coprire la mossa di Hamilton, effettuando la terza sosta, ha completato una terza porzione di gara molto breve, Ricciardo, Hamilton e Raikkonen erano tutti su gomme morbide - il che lasciava presagire la possibilità di andare fino al traguardo (le fermate sono state tra il 32mo giro di Ricciardo e il 34mo di Hamilton, per la seconda sosta). Invece, stint di appena 9 giri per Hamilton su gomma gialla, 13 per Raikkonen e 15 per Ricciardo. 

Raikkonen e quel podio perso al pit-stop

Protagonista di una bella lotta con Verstappen, Daniil Kvyat è stato il pilota che ha sfruttato più a lungo la gomma supersoft, con 24 giri all'attivo, tanti quanti ne ha effettuati Wehrlein sulla ultrasoft. I tempi sul giro sono andati abbondantemente al di sotto la miglior prestazione dello scorso anno (Ricciardo, in 1'50"0): giro più veloce in gara ancora per Daniel, con gomma supersoft, in 1'47"187. Con la stessa mescola, Hamilton marca 1'47"752 e Verstappen 1'49"720. La gomma ultrasoft ha visto Vettel realizzare il giro più rapido, in 1'47"345, Raikkonen secondo crono in 1'48"204, Sainz terzo in 1'50"532. Tempi maturati tutti nell'ultimo stint, questi, che segnalano anche un certo distacco prestazionale tra Red Bull, Mercedes e Ferrari. Con gomma morbida, invece, Verstappen è autore di 1'49"050, Hamilton 1'49"263 e Raikkonen 1'50"049. 

Messa alle spalle la trasferta di Singapore, Pirelli torna ai test con le gomme larghe 2017. Il 21 e 22 settembre sarà di nuovo in pista la Mercedes al Paul Ricard, per provare le coperture da bagnato. A tal proposito, Paul Hembery ha ribadito che le monoposto modificate da Ferrari, Mercedes e Red Bull mancano ancora di un 20% di carico aerodinamico, per poter impegnare la gomma su valori indicativi per lo sviluppo delle mescole e strutture 2017. 


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