Perez: "Avrei un sedile anche senza sponsor"

Perez: "Avrei un sedile anche senza sponsor"© sutton-images.com

Il 2017 ancora in Force India, dopo aver cercato altre strade ma sbarrate dalla presenza di una penale elevata da pagare al team di Mallya

22 settembre 2016

Venti punti più del compagno di scuderia, due podi all'attivo quest'anno. Dovesse tracciare, oggi, un bilancio sulla propria stagione, Sergio Perez potrebbe dirsi assolutamente soddisfatto. Ha fatto il prezioso cercando strade alternative alla Force India per il 2017, ma, come scriviamo su Autosprint in edicola, alla fine resterà con la scuderia di Mallya, causa penale da pagare al team per liberarsi dagli impegni sottoscritti un anno fa. L'ambizione di far parte di una scuderia di vertice in futuro è invariata, con il ricorrente sogno di approdare in Ferrari. Nel periodo estivo, la pista che portava alla Renault si era fatta particolarmente calda (insieme a quella Williams), prospettive che avevano portato Perez a frenare gli annunci di Mallya - che già a Silverstone confermava la presenza dell'attuale formazione piloti per la prossima stagione - salvo vedersi costretto il messicano a far marcia indietro sui propri propositi.

Si trova tutto sommato in una scuderia che ha dimostrato di poter far bene, collocarsi subito a ridosso dei top team e approfittare delle occasioni che si sono presentate negli ultimi anni. Aspettando la chance di tornare in una squadra di vertice, dopo l'esperienza in McLaren, è un buon "parcheggio"«Siamo alle fasi finali delle trattative e mi auguro non cambino. Per esperienza, però, so che in questo business le cose possono cambiare molto in fretta. Quand'ero in McLaren era tutto praticamente fatto, c'era solo un pezzo di carta da firmare, ma non venne mai sottoscritto. Sembra comunque che molto probabilmente sarò in Force India il prossimo anno».

Ha un importante supporto finanziario alle spalle, Perez. Un pilota pagante? Ha l'aiuto economico che non dispiace affatto di Carlos Slim, ma per le doti di pilotaggio messe in mostra nelle recenti stagioni in Force India sarebbe ingeneroso bollarlo alla pari di tanti altri piloti con la valigia. «A volte sento che alcuni non mi considerano un pilota tanto valido quanto i risultati che ho ottenuto. Ho 7 podi all'attivo con una macchina che non ci era mai arrivata. Che io porti alcune sponsorizzazioni è sempre positivo per una squadra, non porto solo la velocità ma ho un supporto alle spalle grandioso. Ovviamente non voglio che la gente pensi che sono in Formula 1 per questo motivo e il miglior modo di dimostrarlo è ottenendo i risultati», ha spiegato in un'intervista a Sky Sports UK. 

«Sono fiducioso sarei in griglia anche senza sponsor. Con i risultati che ho ottenuto in carriera, prima e in Formula 1, se non avessi un sedile, ci sarebbero tanti altri piloti che non sarebbero qui, sia perché sono davanti a loro sia perché li ho battuti: merito il mio sedile». L'obiettivo nel brevissimo periodo è quello di restare davanti alla Williams nel campionato Costruttori, poi sarà fondamentale mantenere un alto livello di competitività nel 2017, quando il cambio regolamentare potrebbe riscrivere i valori tra le scuderie di centro gruppo. Confermarsi tra un anno per augurarsi arrivi l'occasione del salto di qualità, con la Ferrari sempre in mente: «E' il team più grande in Formula 1, un sogno per tutti. Spero solo che se ci sarà l'opportunità, arrivi al momento giusto, è cruciale per una carriera che arrivi nei tempi e momenti giusti. Non ho preso la decisione (di restare in Force India; ndr) basandomi su cosa potrebbe fare la Ferrari. Prendo la decisione pensando a ciò che è meglio per la mia carriera. Credo fermamente che possiamo progredire, vedo del buon potenziale nella squadra ed è per questo che voglio restare»

Sposare la causa Force India un po' per necessità un po' perché a breve termine è la migliore:«Chiudere al quarto posto significherebbe tantissimo per noi, sarebbe come vincere il mondiale. Battere la Williams e tutti i team dietro, sarebbe una spinta enorme per la squadra e voglio far parte della storia della scuderia».


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