Formula 1, Hamilton deve vincerle tutte: "Darò il massimo"

Formula 1, Hamilton deve vincerle tutte: "Darò il massimo"© sutton-images.com

Un anno fa a Austin celebrava il terzo titolo mondiale, oggi deve rincorrere Rosberg e non può permettersi altre battute d'arresto

Fabiano Polimeni

18.10.2016 09:16

E' tutto diverso a Austin, un anno dopo. Dalle condizioni climatiche a quelle sportive e psicologiche dei protagonisti. Niente uragano, ma un week end sull'asciutto per il Gran Premio degli USA alle porte. Leadership del campionato piloti saldamente nelle mani di Rosberg e non di Hamilton. Lewis costretto a rincorrere e non potersi permettere alcun passo falso, Rosberg con la serenità di chi può limitarsi a gestire. Veste i panni di Nico un anno fa, quando consegnò il terzo mondiale al pilota inglese con l'errore mentre era al comando della gara. Da lì in poi Rosberg iniziò un ciclo vincente che chiuse il 2015, e lo slancio buono l'ha ritrovato (e mantenuto) anche quest'anno.

Il mondiale Costruttori è pratica passata già agli archivi: festa nelle due sedi inglesi, di ritorno da Suzuka, e quattro gare da "gustarsi", come ha suggerito Nico a chi, le Mercedes W07 Hybrid le ha inviate sui campi di gara pronte e invincibili. «L'anno scorso non è andata alla grande per me, così non vedo l'ora di tornare e fare del mio meglio stavolta», dice guardando a Austin e ricordando il 2015, le scene stridenti nel retro-podio con Hamilton in festa e lui corrucciato. «Speriamo di non avere lo stesso meteo pazzo! Più di ogni altra cosa mi auguro resti asciutto per i tifosi, furono straordinari nell'aspettare lì fuori sotto la pioggia, credo siano in debito di un bel week end asciutto!»

Ed è l'augurio anche degli organizzatori, che nell'edizione 2015 tormentata dal maltempo hanno registrato un forte calo delle presenze, degli introiti e, conseguentemente, dei finanziamenti di Stato erogati, tanto da mettere in dubbio a fine 2015 la conferma dell'appuntamento. 

Dall'altra parte del box Mercedes siamo all'ultima chiamata o quasi. Lewis Hamilton ha 33 punti di svantaggio, 100 in palio tra Austin e Abu Dhabi: dovrà vincerle tutte e augurarsi che Rosberg non faccia sempre secondo. Anzitutto dovrà scattare in partenza senza più esitazioni: troppe quest'anno, troppo rilevanti gli errori nell'economia del mondiale. «Ci restano quattro gare per trarre il massimo ed è esattamente quel che punto a fare. Si tratta semplicemente di affrontare ogni week end più intensamente possibile, andando a caccia della vittoria e guardando cosa accadrà: non mi risparmierò

Gli Stati Uniti sono come una seconda gara di casa per me, amo il paese, la cultura, la gente e la pista: non vedo l'ora di iniziare. Ho fantastici ricordi di Austin, con 3 vittorie in 4 edizioni e il titolo conquistato lo scorso anno», ha ricordato Lewis. 

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Sul fronte più strettamente tecnico, c'è la necessità di svolgere un attento lavoro al venerdì sulle gomme. Mancano i riferimenti sull'asciutto del 2015 e, in aggiunta, va analizzato il comportamento delle gomme supersoft: «Per le condizioni meteo di un anno fa oggi abbiamo pochissimi dati aggiornati dai quali valutare la prestazione della macchina e delle gomme su questa pista. Le squadre dovranno lavorare sulla base dei valori registrati nel 2014, una sfida insolita», commenta Lowe.

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