Wolff e l'incertezza sui test 2017: "Non è una bella situazione"

Wolff e l'incertezza sui test 2017: "Non è una bella situazione"© sutton-images.com

Il fronte dei team è spaccato in due sulla sede dei test invernali, Fernley replica: "Test servono per sviluppare macchina e motore, non le gomme"

20.10.2016 13:12

Lo stallo su quale circuito ospiterà i test invernali 2017 prosegue. La contrapposizione è chiara: da un lato c'è la Pirelli, supportata da Mercedes, Ferrari, Haas in quella che è la necessità di provare le coperture larghe su un circuito che assicuri temperature elevate, per evitare il rischio maltempo e asfalto freddo che potrebbe caratterizzare i test a Barcellona; dall'altro, Red Bull e Force India, ad esempio, ma anche Williams, che di sostenere i costi di una trasferta in Bahrain non hanno nessuna intenzione

E' un Toto Wolff particolarmente critico, quello che si esprime sul tema: «Non dovrebbe esserci questa situazione, non dovremmo arrivare a ottobre per scoprire dove gireremo. Abbiamo tutti determinati obiettivi, su dove vorremmo provare le gomme e, a esser sinceri, la Pirelli ha diverse opinioni sui livelli di carico aerodinamico per il prossimo anno?. C'erano squadre che hanno voluto il cambiamento dei regolamenti e che hanno detto eravamo allarmisti perché ci aspettavamo che il carico aerodinamico sarebbe arrivato a un livello elevato.

Poi, all'improvviso, ci accorgiamo che, "oops, è davvero più di quanto atteso". Ci sono squadre che non trasmettono realmente informazioni e la Pirelli si trova al buio su cosa attendersi per il prossimo anno. Non è una buona situazione».

Pirelli che, ricordiamo, per le prime cinque gare del campionato 2017 non darà alle scuderie la possibilità di scegliere il numero di set di ciascuna mescola da portare a ogni week end, scelte che si sarebbero dovute effettuare al buio, ancor prima di scoprile in pista, stante l'obbligo regolamentare della selezione 14 settimane prima della gara, in caso di trasferte extra-europee. Chi si oppone ai test invernali "al caldo", mette al centro l'aspetto economico, valutando in un esborso extra pari a 450 mila euro la trasferta in Bahrain rispetto a Barcellona. Parola di Bob Fernley, vice team principal Force India: «I test sono molto chiari dal nostro punto di vista, quello prima della gara inaugurale è dedicato alla valutazione del telaio e del motore delle nuove macchine. Non ci siamo mai preoccupati delle gomme in questi test, non capisco perché entrino nella discussione. Sono delle prove per telaio e motore, per questo abbiamo ritenuto Barcellona il miglior posto per farle e votato in tal senso. Cos'è cambiato per rendere i test qualcosa di diverso? In sostanza, le gomme vengono messe sotto pressione molto più a Barcellona di quanto non sia possibile in Bahrain, perciò non comprendo il motivo».

Resta da capire se un punto d'incontro possa trovarsi sulla base di un contributo economico per svolgere una sessione in Bahrain da parte della Pirelli e se questa andrà ad affiancarsi alle due sessioni di Barcellona.

Tra i piccoli team, in Haas vedono con favore lo svolgimento di una sessione in Bahrain. «Se dobbiamo andarci o meno? Pirelli può decidere e poi far sapere alla FIA cosa ritiene serva fare», dice Guenther Steiner.

Brawn: "Non potevo fidarmi di Lauda e Wolff"

«La cosa peggiore per la Formula 1 sarebbe andare in Australia e avere un problema con le gomme. E' quel che vogliamo? No. Se girare in Bahrain risolve la questione, andiamo in Bahrain. Se costa di più? Assolutamente. Ma quanto costerebbe non correre o avere un problema in Australia?».

GP USA, i numeri di Austin


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi