Formula 1 Messico, a caccia di grip con le supersoft

Medesima selezione di mescole di Austin anche a Città del Messico, su un asfalto atteso molto diverso rispetto all'edizione del debutto

Fabiano Polimeni

24.10.2016 16:31

Città del Messico come Austin, ma solo per quel che riguarda le mescole Pirelli a disposizione dei piloti. Le sfide che attendono la Formula 1 il prossimo week end sono radicalmente diverse, a partire dalla peculiarità di una gara che si svolgerà in quota, ai 2.200 metri della capitale messicana, dettaglio che ha una diretta ricaduta sulle prestazioni, sia sul fronte dell'aerodinamica che della power unit, nello specifico sul turbocompressore.

Aria meno densa significa dover ricorrere a maggiori livelli di incidenza alare per assicurarsi carico deportante, necessario per affrontare il settore centrale e garantirsi stabilità in frenata. Le velocità sul dritto son agevolate dalla medesima condizione atmosferica e un anno fa in gara Vettel raggiunse i 366 km/h. Il ritorno in calendario del Gran Premio del Messico ha offerto un asfalto nuovo e con pochissima aderenza, scenario che sarà probabilmente diverso domenica prossima, come atteso anche dalla Pirelli. Numerose gare hanno calcato il fondo dell'Hermanos Rodriguez in questi 12 mesi e un asfalto più vecchio di un anno resituirà valori di aderenza e abrasività modificati.

Con le gomme medie nel 2015 ci fu chi riuscì a completare tutta la gara fermandosi una volta sola, come Sergio Perez. La disponibilità della supersoft quest'anno aiuterà nella ricerca di grip, su una pista che viene catalogata tra i circuiti da medio stress sulle gomme da parte della Pirelli e con bassi carichi laterali, presenti nella esse che caratterizza il tratto centrale. 

Le previsioni meteo (dati di lunedì 24 ottobre) dicono di un week end all'insegna della variabilità, con cielo nuvoloso e temperature intorno ai 19° C, inferiori rispetto ai 25° C di un anno fa, che portarono ad avere ben 56° C sull'asfalto. Il rischio pioggia è al momento presente, soprattutto nella giornata di sabato. 

Vettel, miseria e nobiltà

Volgendo lo sguardo indietro alla gara di Austin, le gomme medie sono state diffuse protagoniste nelle strategie di gara, non senza eccezioni. Gli abbinamenti nei vari stint sono stati molto differenziati, si è passati dalla strategia soft-medie-medie di Rosberg, alle necessità Ferrari e di Raikkonen, con tre pit e l'alternare di supersoft-soft-supersoft-soft, prima del ritiro. Tre mescole utilizzate da Daniel Ricciardo, partito sulle supersoft, passato alle soft nello stint centrale e alle medie in quello conclusivo. 

Austin: vince Hamilton, gode Rosberg

Sainz alle stelle, Gasly alle stalle


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi