Ecclestone e i muretti a bordo pista: piloti divisi

Rosberg, Perez e Sainz contrari all'idea di Ecclestone di mettere muri a bordopista per aumentare lo spettacolo. Ricciardo voce fuori dal coro

Francesco Colla

28.10.2016 21:18

Bernie Ecclestone ha fortemente contribuito a rendere la Formula 1 ciò che è. Nel bene e nel male. E a 86 anni, compiuti oggi in Messico, il padrone del vapore non ha ancora intenzione di ritirarsi, nonostante la recente acquisizione del Circus da parte di Liberty Media.

E ha sempre qualcosa da dire. Sulla Ferrari: «Arrivabene ha bisogno di un sostegno tecnico, Allison era molto bravo e non so se hanno trovato qualcuno adatto a sostituirlo». Sulla sfida per il titolo tra Hamilton e Rosberg: «Da un lato sarebbe bello vincesse Lewis, dall’altro Nico, così la Formula 1 avrebbe un nuovo campione».

E sui “muretti”. Alla vigilia della giornata di libere Mr. E aveva commentato che gli piacerebbe vedere dei muri attorno ai circuiti, anziché gli spazi di fuga, per aumentare lo spettacolo. In conferenza stampa alcuni piloti avevano replicato negativamente: «Credo ci siano altri settori a cui guardare, prima di questo, per rendere migliore lo spettacolo e questo sport – il commento di Nico Rosberg - prima di farlo andando indietro sulla sicurezza»

«Ci sono altri settori, sono d’accordo – ha proseguito Perez - e se vogliamo aumentare lo spettacolo potremmo piuttosto rendere più impegnativi i circuiti, senza bisogno di muri. Basterebbe rimettere la ghiaia negli spazi di fuga per rendere più rischiosi gli errori». Sainz aveva concluso: «Sono assolutamente d’accordo: la sicurezza viene al primo posto, ma se si potessero rendere le cose più impegnative, sarebbe meglio. Se uscendo di pista si rischiasse di rompere qualcosa o almeno di perdere tempo, andrebbe bene: ora con questi spazi asfaltati rischi solo di rovinare un po’ le gomme». Tra la prima e la seconda sessione di libere Ecclestone è tornato sull’argomento, sottolineando che «Nessuno va contro i muri a Monaco, Baku o Singapore ma lì le gare sono migliori, tutto qui».

In soccorso del vecchio boss del Circus è arrivato Daniel Ricciardo, fan dei circuiti cittadini: «E’ dura perché parlaimo sempre di sicurezza ma penso che i muri siano una cosa buona. Vedi a Montecarlo quando Lewis si stava difendendo da me e ha tagliato la chicane: se ci fosse stato un muro avrei vinto la gara. Non sono un fan degli spazi aperti, ci vuole un deterrente»

 


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