Formula 1 Messico, Vettel ritrova il sorriso, Kimi no

Sebastian Vettel ritrova il sorriso dopo i tanti musi lunghi degli ultimi mesi. Al venerdì non si raccolgono punti, tuttavia se chi ben comincia è a metà dell’opera, al GP del Messico la sua SF16-H sembra essere competitiva e in grado di dar filo da torcere alla Mercedes sia in qualifica che in gara. Il tedesco infatti non solo ha messo a segno il miglior tempo nelle seconde libere, 1:19.790 con gomma super soft, ma è anche stato consistente nella simulazione gara, effettuando un convincente long run con le medium. Senza dimenticare, però, che Lewis Hamilton e la sua Mercedes hanno terminato la sessione con soli 4 millesimi di ritardo, con tempi di poco superiori nella simulazione passo gara. 

Il tedesco è andato forte in tutti e tre i settori e una volta scaldate le gomme - la temperatura dell’aria nelle FP2 era di soli 16° con 32° sull’asfalto – ha messo a segno un ottimo giro. Al termine della giornata il tetracampione ha commentato: “Non potrà andare peggio dell’anno scorso, visto che nessuno dei due aveva concluso la gara. Ma già nella scorsa stagione il passo era molto buono, evidentemente Città del Messico si sposa bene con la Ferrari. Spero di arrivare con slancio domani e di continuare così. Certo è bello essere primi ma solo è venerdì ed è troppo presto per entusiasmarsi”. 

Parlare di speranze di vittoria è ovviamente un tabù. Ma non di podio e se il tedesco non beve champagne dal GP di Monza, Città del Messico potrebbe essere la gara del ritorno in top three: “Speriamo anche di poter salire sul podio: è stata una buona giornata e la macchina si è comportata bene”. Per quanto riguarda il degrado delle supersoft, Seb non si sbilancia: “Non saprei perché a causa del traffico non ho potuto fare altri giri ma il ritmo era buono, che è la cosa più importante”. 

Telegrafico il compagno di squadra Kimi Raikkonen, 4° a 469 millesimi da Vettel: “Non sapevamo come sarebbe andata e non è andata male, però aspettiamo domani. Abbiamo provato una nuova soluzione (la nuova appendice fissata sotto la monoposto, Ndr) ma non so esattamente cosa fosse né come sia andata”.   

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