Formula 1 Messico, Ricciardo attacca Vettel: “Si comporta come Max!”

31.10.2016 00:50

Un duro e inaspettato attacco a Vettel è venuto a fine gara da Daniel Ricciardo. Forse per la delusione di aver perso in extremis il podio che stava agguantando con una rimonta furiosa, Ricciardo ha ampiamente criticato la manovra difensiva con cui Vettel lo ha chiuso in una curva a sinistra mantenendosi davanti alla Red Bull. “Critichiamo tutti quanti Verstappen per le sue manovre e Vettel ha fatto lo stesso con me oggi!”, ha detto. 

Ricciardo si era trovato indietro in gara per la scelta del team di sostituirgli el gomme supersoft sotto safety car, al primo giro di gara. Lì Daniel ha montato le bianche medie, pensando di fare tutta la gara senza altre soste con quella mescola. Invece le gomme pian piano si sono degradate eccessivamente e al 50° giro, a 21 dalla fine, l’australiano è dovuto tornare ai box e ha montato un treno di soft. In classifica era precipitato al sesto posto, staccato di 34” dal primo, e soprattutto lontano 20 secondi da Vettel e 25 da Verstappen là davanti. Ma con le gomme morbide girando fino a 2 secondi più veloce di tutti gli altri sul giro (suo anche il giro più veloce della gara in 1’21”134) Ricciardo è rapidamente risalito rimangiando in meno di venti giri 20 secondi ai due rivali e arrivando negli ultimi tre giri alle spalle di Vettel. Che dopo aver perso tempo nel duello con Verstappen, era ormai a tiro dell'altra Red Bull. 

Ricciardo ha tentato un sorpasso disperato a tre giri dalla fine in una staccata con curva a sinistra. Vettel lo ha chiuso, le due auto si sono toccate ruota della Red Bull contro fiancata della Ferrari, nessuno dei due ha mollato ma alla fine urtandosi un po’ sono risuciti a voltare entrambi e a percorrere la curva spintonandosi ma senza buttarsi fuori e hanno proseguito con Vettel davanti.

È sembrato un duello epico, rude ma corretto ed entro i limiti. Da manuale della guida. Dove due grandi campioni si confrontano, entrano in lieve collisione, si ostacolano spalla a spalla ma senza danneggiarsi davvero. E soprattutto senza che uno dei due rovini la corsa dell’altro.  È un duello che andrebbe mostrato nei libri di motorsport come esempio di rudezza ma non di scorrettezza. Invece è stato penalizzato con una decisione assurda che sa tanto di vendetta per le offese via radio che Vettel aveva rivolto alla direzione gara della FIA dopo le scorrettezze di Verstappen. 

Vettel si è difeso così: "lo rispetto moltissimo Ricciardo e non è bello quando due macchine si toccano. Sapevo che Daniel è piuttosto aggressivo. La sua mossa ci stava, per lui c’era il podio in palio. Abbiamo avuto un contatto, ma niente danni. A mia difesa posso dire che stavo lottando con tutte le forze, ho cercato di lasciargli comunque un minimo di spazio e penso di averlo fatto. Ero convinto di aver forato nel contatto perché subito dopo sentivo la macchina strana. Invece niente".

 


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