Formula 1: i record dimenticati del GP del Messico

Formula 1: i record dimenticati del GP del Messico

Placatesi le polemiche rendiamo omaggio alla Mercedes W07, la monoposto più vincente di sempre con 17 centri stagionali. E a Bottas, l’uomo più veloce del mondo al volante di una F1

Francesco Colla

03.11.2016 10:40

Gli inevitabili strascichi del GP del Messico hanno adombrato due record storici per il Circus e il motorsport. Il Vettel furioso, le penalità, la lotteria del terzo posto, il rischio di sanzioni per il “vaffa” a Whiting, hanno distolto l’attenzione su due splendidi primati che rimarranno negli annali della Formula 1. 

Il primo appartiene alla Mercedes: la W07, la micidiale arma fornita dal team tedesco a Lewis Hamilton e Nico Rosberg, è diventata la monoposto più vincente di tutti i tempi, con ben 17 centri in una stagione. Certo ora il calendario è più lungo che mai, tuttavia non è ancora finita e la Freccia d’Argento rischia di arrivare a quota 18 o 19 vittorie quest’anno. E anche se Nico e Lewis non tagliassero per primi il traguardo né in Brasile né in Bahrain, entra meritatamente nella storia, battendo le Ferrari dell'era Schumacher e la McLaren Mp4/4, che affidata a Senna e Prost vinse 15 gran premi su 16 nel 1988 (solo Berger riuscì a spezzare il predominio britannico vincendo a Monza con la sua Ferrari). Certo se quell’anno si fossero corse 21 gare come oggi, probabilmente la McLaren sarebbe arrivata a 20: ma se mio nonno avesse le ruote…

Il secondo record da segnalare appartiene a Waltteri Bottas. Il finlandese della Williams, durante il GP del Messico ha raggiunto i 372,5 km/h, battendo (di poco) il primato di Montoya registrato a Monza nel 2005. Una velocità di punta stratosferica. Questa Formula 1 non è fatta solo di polemiche. 


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